In 500 nella villa gioiello "In futuro ospiterà mostre"

La Palazzina Ducale del Belvedere di San Michele aperta per le Giornate Fai. Il proprietario Pifferi: "Finiti i lavori, faremo esposizioni legate alla ceramica"

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In un solo giorno ha avuto quasi 500 visite e viene considerata come la ‘chicca’ di questa edizioni delle ‘Giornate Fai d’Autunno’, che proseguiranno anche oggi. Ad essere ammirata è la Palazzina Ducale del Belvedere di San Michele, posta sui primi rilievi collinari alle spalle di Sassuolo in un’area ancora intatta, in mezzo a un boschetto e circondata da giardini all’italiana, al termine della lunga prospettiva alberata che un tempo la univa al Palazzo ducale di Sassuolo, delizia estiva ed autunnale dei duchi d’Este, caratterizzando in tal modo l’organizzazione a sud del grande parco Ducale. Tale prospettiva ottenuta a metà del Settecento intersecava con la grande strada ducale Vandelli che univa il ducato di Modena alle terre toscane.

La villa è di proprietà privata: cinque anni fa è stata acquistata da William Pifferi, imprenditore ceramico di Sassuolo. "Fino ad ora – spiega Pifferi – l’avevo aperta al pubblico solo due volte, un paio di anni fa. L’ho fatta vincolare alle Belle Arti e dopo aver completato i lavori di ristrutturazione di alcune sale, vi faremo anche delle mostre legate al mondo della ceramica".

La Palazzina Ducale del Belvedere di San Michele è un autentico gioiello, come spiega Vittorio Cavani, capo delegazione Fai di Modena: "In quanto residenza privata, si tratta di un’apertura al pubblico straordinaria ed esclusiva per il Fai. Rientra pienamente nello spirito di queste giornate che quest’anno, come delegazione di Modena abbiamo dedicato alla via Vandelli, infrastruttura settecentesca candidata ai ‘Luoghi del Cuore’ del Fai". La villa è posta al centro di una piazza rotonda circondata da un bosco e da un giardino formale con labirinto, vasche e parterre.

Straordinaria la sala centrale a forma di cubo dove, sulle quattro pareti, sono raffigurate tutte le residenze ducali. Inoltre, la visita permette, data la collocazione, di ammirare un paesaggio, quello della Valle del fiume Secchia, normalmente non visibile.

Maria Silvia Cabri