Da Anna Gottardi, una bimba che frequenta l’ultimo anno della International School of Modena, riceviamo e pubblichiamo una poesia.
Il virus di cui ho paura
In questo periodo
mi sento rinchiusa,
come una suora di clausura,
adesso mi sento in prigione,
non si può uscire
dal gran palazzone,
non ho più la libertà,
era una parte della mia felicità.
Tutto quanto per me
è cambiato,
con la mascherina il fiato
è affaticato,
il tempo sembra
non passare più,
e ogni giorno mi sento
sempre più giù,
a passeggiare
non ci si può andare,
perché una multa
potresti beccare.
Tanta gente è negli ospedali,
ed è per questo che ho paura,
contano i miei familiari,
ma staranno bene sono sicura,
a volte mi pedo nei pensieri,
e credo che la vita vissuta
così sia oscura,
questo e il virus di cui ho paura.