Italpizza Modena, l'allarme: "Agenti soli e allo sbaraglio"

I sindacati di polizia: "Politica immobile". Domani incontro in prefettura

La polizia a Italpizza

La polizia a Italpizza

Modena, 27 gennaio 2019 - «Politica assente e una vertenza, quella di Italpizza, interamente sulle spalle dei poliziotti». Chiedono una risposta rigorosa gli agenti mandati ormai ogni giorno a gestire una protesta sindacale sul caso Italpizza che degenera puntualmente in violenza. I sindacati di polizia Siulp e Sap parlano di «situazione fuori controllo» e di agenti allo sbaraglio sul luogo degli scontri. Si sentono soli, in una città dove nessuno «ha riservato una parola di conforto per i feriti delle forze dell’ordine – scrive il segretario provinciale del Siulp, Bruno Fontana – Ci aspettavamo una presa di posizione contro chi usa la violenza come forma di protesta, invece nulla».  I poliziotti temono che il Si Cobas alzi l’asticella degli scontri, ai quali partecipano facinorosi di altre realtà che nulla hanno a che fare con la vertenza sindacale aperta ormai da settimane: è infatti questo l’unico modo che i lavoratori delle cooperative di Italpizza hanno per ottenere un altro tavolo in prefettura e avere quello che vogliono, ovvero il reintegro dei lavoratori estromessi nelle mansioni previste dal contratto.

E infatti, proprio ieri sera, il prefetto Maria Patrizia Paba ha annunciato che l’incontro nella sede di Governo tra i vertici Italpizza e Si Cobas si terrà domani alle 17: «È fondamentale dire no alla violenza. Non sono i metodi del blocco stradale, impedendo la circolazione, quelli che possono portare ad una soluzione. Stiamo lavorando per creare le condizioni che ripristino un dialogo: sono le parti che devono trovare un accordo».

Peccato che tra i due litiganti, chi veramente paga le conseguenze di una situazione al limite del paradossale, siano i poliziotti: «Sono 120 i giorni di prognosi riconosciuti agli agenti feriti a fronte di tre manifestanti denunciati – scrive il Sap – Il basso profilo che l’amministrazione ha tenuto in questo frangente è inaccettabile, un’offesa per la polizia di Stato». Un’accusa esplicita, quella dei sindacati di polizia, a una politica immobile, che ancora non ha dato una risposta seria a un problema - i blocchi stradali e gli scontri davanti allo stabilimento di San Donnino - che riguardano non solo i dipendenti delle coop di Italpizza, ma automobilisti, commercianti della zona e un’altra categoria di lavoratori, i poliziotti.

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Il Siulp, poi, sottolinea «l’atteggiamento scoordinato della questura, che si prodiga solo nel reperire in maniera ansiogena personale dirottato frettolosamente nei luoghi degli scontri ad affiancare il reparto mobile – scrive il sindacato – Agenti mandati a fare ordine pubblico davanti a Italpizza senza maschere antigas. A diversi operatori è stato imposto di trattenersi negli uffici il pomeriggio in divisa con il malcelato intento di inviarli sul luogo della crisi, con la scusa dell’emergenza, senza casco, sfollagente e scudo. Tutto ciò deve essere regolato con apposite ordinanze e retribuito».