"L’uscita di Mirandola dall’Unione ci costerà, altro che vantaggi"

La consigliera Mantovani (Pd) "Dovremo restituire la somma di oltre 102mila euro dilazionate in due anni"

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"Mirandola non solo non ha mai pagato per gli altri, ma dovrà trasferire, cioè ‘restituire’ all’Unione Area Nord la somma di oltre 102mila euro dilazionata in due anni, altro che vantaggi".

Un dato, quest’ultimo, emerso nel corso del Consiglio dell’Unione Area Nord di giovedì 25 giugno. Per la consigliera comunale e dell’Unione Alessandra Mantovani (Pd), contraria all’uscita di Mirandola, "la scelta del sindaco leghista Alberto Greco di recedere dall’Unione è motivata unicamente da ragioni ideologiche. Non solo, infatti, manca uno studio tecnico di fattibilità, non solo Mirandola recede dall’Unione – commenta Mantovani – per volere della giunta leghista contro il parere negativo della Regione e degli organismi comunali di controllo economico e verifica tecnico-amministrativa dell’operazione, ma la delibera votata in Unione fa capire che la verità sta in poco posto".

La delibera, in materia dei nuovi criteri di riparto per il trasferimento di risorse all’Unione da parte dei Comuni in riferimento a servizi sociali, pubblica istruzione, diritto allo studio, prevede, secondo un principio di equità, che le spese siano ripartite fra i Comuni che hanno conferito le funzioni in proporzione al numero degli abitanti residenti.

Fanno eccezione certe tipologie di spese, come il ricovero degli anziani in strutture e assistenza domiciliare o i contributi concessi per situazione di disagio economico per cui i singoli Comuni ‘rispondono’ nello specifico per i propri residenti. Il consuntivo di questa operazione – spiega Mantovani – che riallinea i Comuni sulla base del dare e dall’avere mostra che Mirandola non solo non ha mai pagato per gli altri, come dice la Lega, ma dovrà ‘restituire’ all’Unione, in due anni, oltre 102 mila euro, perché il Comune che ha più cittadini logicamente spende di più. Le cose, quindi, non stanno proprio come ci viene raccontato, tra vacche, mangiatoie e bancomat. E l’aspetto più surreale di tutta questa situazione – continua la consigliera Pd – è che in Consiglio dell’Unione il consigliere e onorevole leghista Guglielmo Golinelli e Marian Lugli (FdI) hanno serenamente votato a favore di un provvedimento che ratifica ed esibisce l’ infondatezza di tante loro illazioni. A corollario va ricordato che si è anche votato il conferimento in Unione del Servizio personale da parte del Comune di San Possidonio. Una decisione che dimostra come l’Unione sia una realtà in evoluzione e in crescita. Golinelli si è astenuto, ma ha poi votato l’immediata esecutività".

v.bru