La casa dei Rulli Frulli, simbolo della rinascita

Domani sarà il presidente Sergio Mattarella ad inaugurare la ’stazione’ e tutti stanno dando gli ultimi ritocchi: "Sarà un’emozione"

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di Stefano Marchetti

Gli artigiani stanno dando gli ultimi ritocchi agli impianti, e su un’impalcatura Carolina Paltrinieri sta sistemando le emozionanti gigantografie della sua mostra ’Dieci’ che rievoca e documenta il ‘prima’ e il ‘dopo’ della Finale terremotata. Federico Alberghini, direttore della Banda Rulli Frulli, ci accompagna nella sala prove: afferra un paio di ciabatte (sì, proprio pantofole) e si mette a suonare... il tubofono, uno strumento ricavato – come tutti gli altri – da materiali di recupero. "Questa è veramente la storia di una rinascita", dice Alberghini. La stazione autocorriere, che fino a un anno fa era un ‘non luogo’, quasi dimenticata, ora si riaccende di musica e di colore.

Questi 1200 metri quadri saranno la casa dei Rulli Frulli e in particolare dei giovani che vogliono stare insieme, suonare, fare nuove amicizie. In particolare i ragazzi più fragili troveranno un luogo bello, accogliente e inclusivo. A inaugurare la stazione Rulli Frulli, domani arriverà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, "e siamo emozionatissimi", ammette Alberghini. Già i Rulli Frulli hanno suonato per il Papa, sono stati sul palco del Concerto del Primo Maggio a Roma e di famosi festival. "Accoglieremo il presidente come uno di noi", dice Federico.

"Nel tempo della pandemia, per tenere unito il gruppo, abbiamo lavorato su questo progetto che ora prende vita. Dieci anni fa avevamo affrontato il terremoto, ed è arrivata una nuova emergenza. Abbiamo cercato di farla diventare un’opportunità", ricorda il direttore dei Rulli Frulli: il metodo della banda finalese ora è applicato in altre 11 formazioni in Italia ed è divenuto anche un libro, "Al ritmo della vita", a cura di studiosi dell’Università Cattolica, che uscirà proprio il 28 maggio. All’arrivo del presidente, domattina, settanta Rulli Frulli suoneranno l’inno di Mameli in una versione superritmata. Poi i saluti di Stefano Bonaccini, presidente della Regione, di Claudio Poletti, sindaco di Finale, e di Federico Alberghini. Il Capo dello Stato verrà poi accompagnato in visita alla stazione e al laboratorio di Astronave Lab, dove i ragazzi lavorano alla creazione di simpatici oggetti in legno recuperato. "E alla fine, suoneremo la samba con cui concludiamo i nostri concerti", annuncia Federico. Da sabato 21 poi alla stazione partirà il "Festival Generativo", con tanti appuntamenti e la presentazione di "Extravagante", il nuovo album della banda. Domani a Finale sarà il giorno del ricordo di quella drammatica notte di dieci anni fa. Alle 18 verrà celebrata una Messa alla chiesa del Seminario, poi dalle 20.30 le celebrazioni si terranno in piazza Baccarini, accanto ai resti della torre dei Modenesi. Fra le iniziative, il progetto "Adotta una mattonella" di Mani Tese e Alma Finalis: trecento piastrelle create dai bimbi nelle settimane difficili del terremoto, in collaborazione con la Fondazione Thun, potranno essere ammirate sui muri di case, negozi e giardini.