La lite tra Seta e Saca rischia di fermare i bus

Scaduto il contratto con l’azienda subappaltatrice che gestisce i trasporti a Carpi: non si trova l’accordo, armistizio fino al 30 novembre

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Gli studenti reggiani arriveranno stamattina in orario a scuola a Carpi. Si è, infatti, scongiurata l’astensione dal lavoro, in rischio per la giornata di oggi, da parte dei dipendenti Saca. Fino a ieri si è registrata una notevole tensione nel trasporto pubblico locale. Lo scontro fra Seta – che gestisce gli autobus di linea – e Saca, azienda cooperativa bolognese che in subappalto fornisce trenta autisti per il servizio extraurbano, ha rischiato di paralizzare le corse della Bassa, compresa quella che porta gli studenti verso Carpi al mattino e verso casa dopo il suono della campanella.

Secondo quanto riferito da Saca, però, il pericolo, scongiurato per la giornata di oggi, resta alto per la prossima settimana. Saca ha visto scadere il contratto con Seta a settembre scorso. Per garantire comunque il servizio pubblico, era stato prorogato. Lunedì sera però la resa dei conti tra Seta e Saca per rinnovare il contratto, ha prodotto una fumata nera. Il braccio di ferro verte soprattutto sui costi del carburante e sui rincari energetici diventati insostenibili che hanno generato difficoltà a catena, a partire da Seta e per finire alle aziende di subappalto. L’offerta di Seta è stata giudicata non congrua da Saca. E i ‘vecchi’ contratti non rispecchiano le condizioni economiche attuali. Così Saca ieri aveva annunciato che non avrebbe svolto il servizio per le linee che collegano tutta la Bassa e che riguardano in particolare i depositi degli autobus di Carpi e Reggiolo, preallertando la trentina di conducenti messi in "ferie obbligate". Linee delle quali usufruiscono centinaia di studenti fra Guastalla e Castelnovo Sotto. La comunicazione inviata anche al Prefetto Iolanda Rolli ha prodotto un’allerta generale. Per scongiurare il rischio di lasciare a piedi centinaia di ragazzi, si è messa in moto la diplomazia. E con l’intervento della prefettura si è arrivata a raggiungere un accordo temporaneo per salvaguardare l’utenza che resta comunque prioritaria. La "proroga tecnica" durerà fino al 30 novembre. Un armistizio. A questa data, il servizio resterà regolare. Per oggi dunque tutte le corse saranno attive, con gli autisti di Saca richiamati nuovamente al lavoro. Ma resta da trovare comunque un accordo definitivo. Le parti si ritroveranno nei prossimi giorni per trattare. La tensione resta altissima. Le istituzioni, prefettura in primisi, stanno monitorando la situazione cercando di facilitare il dialogo. Però lo scoglio economica resta. L’effetto del caro energia rischia di far saltare il banco e il trasporto pubblico locale – sempre troppo bistrattato – di subire conseguenze drastiche. Gli stessi autisti sono sul piede di guerra, pronti a manifestare se sarà necessario. Se l’accordo Seta-Saca non sarà raggiunto, una trentina di autisti dipendenti di quest’ultima rischierebbero il posto di lavoro.

Maria Silvia Cabri - Daniele Petrone