La piena ha lasciato Concordia «Code assurde e viabilità in tilt»

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DISAGI enormi, ieri, alla circolazione stradale, e notte di lunedì col fiato sospeso per il passaggio della piena del Secchia, che stamane all’alba ha lasciato l’ultimo Comune della Bassa, Concordia, prima di immettersi in territorio mantovano, a Bondanello. Notte insonne per i sindaci, i volontari di Protezione Civile, i militari, le forze dell’ordine e anche per i tanti cittadini che hanno seguito in diretta il passaggio della piena a Bomporto e a Bastiglia. Nelle due località, il culmine di 11.30 metri è stato registrato a Ponte Bacchello. Nel corso di martedì notte – spiegava ieri il sindaco di Bomporto Alberto Borghi – il Secchia scenderà a 9 metri, passando dal livello 3 al 2, lo stesso del Panaro anche se i livelli sono diversi». A Bastiglia, «il passaggio è stato registrato –spiega il sindaco Francesca Silvestri – intorno alle 22.30, e intorno all’una il livello era già calato nell’ordine di sei centimetri all’ora». Nei due centri colpiti dall’alluvione 2014, i volontari hanno controllato tutta notte le arginature. A scopo precauzionale, i Coc di Bomporto, Bastiglia e dei Comuni della Bassa modenese di San Prospero, Cavezzo, San Possidonio, Novi, Concordia sono rimasti aperti anche la notte di martedì, mentre da stamane cancelli aperti in tutte le scuole dopo i due giorni di chiusura forzata. Il pericolo piena è passato, e anche i ponti saranno riaperti, in forse solo Ponte Pioppa e il Ponte di Concordia. Transito ‘tranquillo’ della piena a San Prospero e Cavezzo, «dove non ha raggiunto – sottolineano i sindaci Sauro Borghi e Lisa Luppi – il livello 3 di massima allerta». A San Prospero, ha registrato il livello 1, il più basso». A Possidonio e sull’altra sponda, a Rovereto e Novi, la piena è transitata alle 14 e il sindaco Rudi Accorsi sperava, entro le 8 di stamane, di riaprire Ponte Pioppa, «per evitare disagi al traffico, ma sarà la Provincia a decidere; dipende se il livello scende a 10.50». Il Ponte di Concordia, dove la piena è transitava ieri alle 18, è rimasto chiuso tutta notte e anche il sindaco Luca Prandini è in attesa di disposizioni dalla Provincia. La chiusura dei ponti con il solo ponte aperto della frazione di Sozzigalli ha provocato code lunghissime e ritardi, anche di tre quattro ore sui luoghi di lavoro. Tante le polemiche: «Da Carpi a Mirandola dove lavoro – racconta Valeria – ho impiegato tre ore e un quarto. Una vera odissea per tutti».

Viviana Bruschi

Flavio Viani