SOFIA SILINGARDI
Cronaca

"La solidarietà è un valore in cui credere"

Il 24 dicembre, in regalo con il Carlino, il calendario dedicato al mondo del volontariato che ha un ruolo fondamentale

"La solidarietà è un valore in cui credere"

È un calendario dedicato alla galassia del volontariato quello che il Resto del Carlino regalerà ai propri lettori la vigilia di Natale, insieme al quotidiano. Dodici mesi per dodici realtà, di chi ha deciso di offrire un po’ del suo tempo agli altri e a chi ha bisogno di aiuto. Tra questi c’è Avis Modena. "Per Avis - racconta il presidente provinciale Cristiano Terenziani - solidarietà significa essere legati al prossimo da un vincolo di natura morale che vale tanto in caso di necessità quanto nella quotidiana costruzione di una società coesa. La solidarietà non rappresenta solo un impegno quotidiano o un metodo di lavoro, ma anche e soprattutto un valore in cui credere. Essere sul calendario di un giornale importante è un bellissimo gesto che rafforza il ruolo riconosciuto nella società, ma è soprattutto uno sprone ad investire sulla trasmissione del valore della solidarietà e dell’applicazione di corretti stili di vita." Anche per Mario Sgarbi, presidente Ancescao Modena, "è una grande soddisfazione, le nostre realtà operano nel sociale, cercando di favorire la socialità, soprattutto tra gli anziani. Coinvolgere persone fa parte della cultura emiliana, i nostri progenitori si ritrovavano addirittura nelle stalle per stare in compagnia, non avendo dove altro trovarsi. La realtà dei centri sociali significa stare insieme e aiutare chi ha bisogno. Per noi solidarietà vuol dire socializzare, stare insieme, riuscire a comunicare tra persone, anche con idee diverse, e saper stare insieme. Una società del genere è anche una società migliore". Non mancherà anche Time4Life International. "La nostra associazione - ricorda la presidente Elisa Fangareggi - si occupa principalmente di bambini. Per noi essere genitore non significa esserlo solo dei propri figli: quando i tuoi figli hanno tutto, un tetto sopra la testa, un frigo pieno, scuola, amici e parenti, pensiamo sia doveroso fare qualcosa per i figli degli altri. Da qui l’idea di andare in vari posti del mondo ad aiutare i bambini più sfortunati ad aver un piatto caldo, una coperta per scaldarsi, le medicine. È una cosa che si crea da genitore a genitore, si cerca di fare tutto il possibile anche per chi non ha niente, pensare ai propri figli è facile, a quelli degli altri no, ma fortunatamente in tutti questi anni abbiamo trovato diverse persone che hanno sposato la nostra causa, sia partendo con noi che aiutando chi non ha niente". "È un’iniziativa importante per la Lega del Filo d’Oro - spiega Stefano Grugnetti, presidente sezione locale - e per il nostro centro socio riabilitativo residenziale, è un’opportunità di condivisione delle nostre attività e della nostra missione. La Lega del Filo d’Oro nasce nel 1964 grazie a un gruppo di volontari e ancora oggi, diventata una fondazione con circa 700 dipendenti, il volontariato è indispensabile per garantire una migliore qualità di vita ai nostri utenti ed è una delle forme attraverso cui si manifesta la solidarietà nei nostri confronti. Per poter essere sempre più vicini ai bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e alle loro famiglie è tuttavia fondamentale il supporto dei sostenitori privati".

Sofia Silingardi