REDAZIONE MODENA

La storia in una mostra e concerto ai Giardini

Il 18 luglio festa al parco ducale con Andrea Barbi, Marco Ligabue e Mingardi. In cartellone anche un’esposizione fotografica e incontri aperti alla cittadinanza.

La storia in una mostra e concerto ai Giardini

Il primo appuntamento per festeggiare il sessantesimo anno del Policlinico di Modena è previsto per martedì 18 luglio alle 21,30 al parco ducale: Andrea Barbi, Andrea Mingardi e Marco Ligabue, nell’ambito della kermesse ’I Giardini d’estate’, doneranno all’ospedale il loro spettacolo ’Salutami il marziano’. All’evento – che sarà trasmesso in diretta su Trc - parteciperà anche il maestro Maurizio Tirelli. "Il Policlinico è patrimonio di tutti – interviene Barbi – Ma attrae anche pazienti da fuori provincia e regione. Ecco perché ho coinvolto nello spettacolo un reggiano, Marco Ligabue, fratello di Luciano, e un bolognese d’eccellenza, il grande Mingardi. La serata sarà trasmessa su Trc per permettere anche a chi non può muoversi da casa di partecipare all’evento".

La scelta della data di luglio non è casuale: il 17 luglio del 1963, infatti, alle ore 8,30 nacque il primo bambino al Policlinico, mentre l’Ostetricia stava ancora terminando il trasferimento. Poco prima, alle 7, era nato l’ultimo bambino all’Ospedale Sant’Agostino.

La festa dei Giardini Ducali aprirà una serie di iniziative che vogliono valorizzare il passato con lo sguardo rivolto al futuro: il 28 ottobre l’aula magna del Centro didattico interdipartimentale della facoltà di Medicina e Chirurgia ospiterà il convegno ’Policlinico di Modena, 60 anni nel cuore della Sanità modenese’. L’ospedale è infatti nel cuore della sanità modenese anche per i grandi traguardi scientifici e di buona cura raggiunti attraverso l’evoluzione delle scuole mediche, che dal 1963 ad oggi si sono distinte in qualità e capacità di ricerca scientifica.

A partire dal 24 novembre fino al 4 febbraio, invece, il complesso San Paolo ospiterà una mostra non solo fotografica sulla storia edilizia, scientifica, tecnologica e umana dell’ospedale. Alla mostra sono collegati una serie di incontri aperti alla cittadinanza che vogliono illustrare aspetti storici e lo stato dell’arte rispetto a temi specifici della sanità. L’impostazione degli incontri vuole essere di public history, cioè aperta alla massima interazione col pubblico.