
La miniera di carbone di Cherry. La tragedia accadde il 13 novembre 1909 nello stato dell’Illinois e costò la vita a 259 lavoratori
È una storia tragica quella della miniera di carbone di Cherry che arrecò lutti anche sulle nostre montagne. Accadde il 13 novembre 1909 nello stato dell’Illinois (USA) e costò la vita a 259 minatori di cui 35 dell’Appennino modenese: dodici di Fanano, dieci di Pavullo, sette di Montefiorino, tre di Montese e tre di Sestola. Persero la vita anche 12 soccorritori: si calarono nei pozzi sei volte, la settima discesa fu loro fatale. Le vittime pavullesi sono: Candido Canovi, Domenico Casolari, Pasquale Costa, Alessio Giordano, Giovanni Lanzotti, Secondo Lanzotti, Francesco Ruggeri, Gaetano Ruggeri, Augusto Sargenti, Giulio Sorbelli. La causa della disgrazia fu indicata in una banale leggerezza: gocce d’olio di una torcia a cherosene caddero sopra a un carico di fieno destinato alle scuderie dei muli, che si trovavano nella parte inferiore della miniera, e generarono un incendio lungo le buie gallerie. Il fuoco si impadronì velocemente dei viottoli che scendevano lungo più piani nelle viscere della terra. Gruppi di minatori riuscirono a raggiungere la salvezza; altri rimasero intrappolati da aria irrespirabile e lingue di fuoco senza avere più possibilità di fuga.
L’Amministrazione comunale di Pavullo, con la collaborazione della Commissione Toponomastica, vuole ricordare le sue vittime affiggendo una targa all’ingresso del Municipio. "Ora risulta già presente una targa a ricordo delle due vittime pavullesi del disastro di Marcinelle, quindi si tratterebbe di una continuità e condivisione, sia legata all’emigrazione sia alle vittime del lavoro in miniera – ha detto il sindaco Davide Venturelli –. Potrebbe essere molto bello da inserire come iniziativa nel contesto del progetto sulla ricerca delle radici degli emigranti valutando quando potrebbe essere il momento migliore per procedere con l’apposizione e la relativa cerimonia commemorativa".
E ancora: "Sempre come commissione toponomastica, è emersa la proposta di realizzare una targa di commemorazione a ricordo dei Pavullesi emigrati tra il 1800 ed il 1960 in giro per il mondo, andando a fare una lapide con una iscrizione molto semplice ma abbinata al disegno delle bandiere dei vari stati in cui i nostri compaesani sono stati". Proprio ieri mattina, in Provincia, è stato presentato un progetto sulle radici generato dai migranti che si recano in vacanza nel Paese di origine.
Walter Bellisi