REDAZIONE MODENA

L’addio alla prof. Carlotta Mantovani

Ieri l’ultimo saluto alla docente del Fanti: aveva cinquantatré anni.

Il silenzio nella chiesa di Santa Croce e fuori sul sagrato era quasi surreale e da solo esprimeva i sentimenti delle quasi 600 persone, provenienti da tutta Italia, che ieri hanno partecipato alle esequie funebri di Carlotta Mantovani, docente di matematica e fisica al liceo Fanti, morta a 53 anni sabato mattina per una malattia che non è riuscita a sconfiggere. "Quando Carlotta ha capito che ormai la sua vita era giunta al termine – ha affermato don Riccardo Paltrinieri nell’omelia - l’aspetto che più l’ha rasserenata è stata la consapevolezza che lei non era solo la malattia che la stava consumando, ma molto di più: si è guardata un attimo indietro e ha visto una vita bella, contenta per il bene e l’amore che ha ricevuto e che ha dato. E sappiamo che ha dato tanto. Ha saputo voler bene agli altri, alla sua famiglia, ai suoi studenti, al liceo Fanti fino a coprire il ruolo da vice-preside". La dirigente del Fanti, Alda Barbi, ha voluto ricordarla con alcuni oggetti legati a lei: "Un ciondolo con il simbolo dell’infinito, vista la sua passione per la matematica, la foto dello staff di dirigenza, e un profumo/essenza ‘Tranquillity’ che mi ha regalato per Natale, consigliandomi di utilizzarlo soprattutto il lunedì mattina e infine la spilletta del liceo Fanti". Commovente il ricordo della collega/amica Chiara Francia: "Devi continuare a essere il mio mentore, la mia spalla. Poi, se qualche cherubino lì in Paradiso corre scalzo o fa rumore lungo i corridoi, non devi sgridarlo troppo".

m.s.c.