Lago Scaffaiolo, la Regione: "Avanti con la seggiovia" Ma i Verdi: "Iter non è intoccabile"

Non è detto che la seggiovia che dal Corno alle Scale, in comune di Lizzano in Belvedere, nel bolognese, si congiungerà con il Lago Scaffaiolo, nel territorio di Fanano, ottenga tutte le autorizzazioni necessarie per partire. Ma la Regione ribadisce tutta l’intenzione di andare avanti con la realizzazione dell’impianto, contro il quale gli ambientalisti hanno presentato ricorso al Tar. In commissione l’assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo ha confermato, rispondendo ai Verdi, che viale Aldo Moro non ritirerà l’ordinanza contro la quale è stato presentato ricorso, visto che "non si evidenziano motivazioni amministrative" in quel senso. La Valutazione d’impatto ambientale per la Regione non serve, visto che "gli impatti ambientali sono in larga parte conosciuti", trattandosi dell’ammodernamento di un impianto esistente. La Via, chiarisce l’assessore, "può essere disposta solo nel caso in cui si rilevino possibili impatti ambientali significativi e negativi". Però, sottolinea in un passaggio della sua relazione Priolo, "può anche presentarsi il caso di un progetto valutato positivamente nello screening che non sia in grado di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie nelle fasi successive". A questo si aggrappa la consigliera di Europa Verde Silvia Zamboni, che si è detta soddisfatta delle risposte ottenute "soprattutto per la volontà che mi pare sia stata avanzata di non considerare l’iter progettuale come intoccabile". I Verdi chiedevano in ogni caso di "sospendere l’iter amministrativo e procedere a Valutazione d’impatto ambientale per un’opera che non riqualifica gli impianti esistenti ma realizza una infrastruttura ex novo". Per Zamboni la nuova seggiovia è infatti un "intervento particolarmente impattante su un’area protetta". Su questo progetto sia la Provincia di Modena sia il Comune di Fanano hanno già espresso parere negativo. Per quanto riguarda le perplessità avanzate da Provincia di Modena e Comune di Fanano, l’assessore ha precisato come i pareri resi non possano essere accolti almeno in questa fase progettuale in quanto "riferiti a una procedura indebita visto l’iter progettuale che ha preso l’opera".