
Alle 20.30 il progetto artistico firmato ’Sonitus 2025’ "Le nuove dimensioni della musica".
"Acqua di monte, acqua di fonte, acqua piovana, acqua sovrana. Acqua che odo, acqua che lodo, acqua che squilli, acqua che brilli"... Così Gabriele D’Annunzio celebrava l’acqua, elemento fondamentale per la nostra vita: il nostro stesso corpo è composto in gran parte di acqua, e senza acqua tutta la Terra sarebbe un luogo inospitale, inerte, invivibile. L’acqua racconta, l’acqua suggerisce, l’acqua ispira: basti pensare a tutte le volte che ci siamo trovati accanto a un ruscello e ci siamo lasciati ‘accarezzare’ dal suo suono. Alle proprietà anche simboliche dell’acqua e al suo valore si ispira ’Acquatico’, l’affascinante opera multimediale (foto) che andrà in scena (in prima assoluta) stasera alle 20.30 al teatro delle Passioni, nell’ambito del festival L’Altro Suono del Comunale. Lo spettacolo è stato realizzato nell’ambito della residenza artistica ’Sonitus 2025’ promossa dal Centro Musica di Modena per Modena Città Creativa Unesco per le media arts: diretta da Giuseppe Cordaro, è affidata a Valerio Cosi, sound artist, e alla videoartist Loredana Antonelli, con Ginevra Nervi, voce ed elettronica, Leonardo Pini, liuto e chitarra, Gabriele Genta, percussioni, Alessio Vanni e Giovanni Fiorani, sound designer.
"Simbolo di fluire, trasformazione e armonia, l’acqua incarna concetti che sono al cuore della musica che vive di dinamiche, cambiamenti e continui adattamenti – spiegano gli artisti –. L’acqua può però diventare anche strumento musicale, come hanno dimostrato Tomoko Sauvage, Malcolm Arnold o John Cage che hanno integrato suoni acquatici nelle loro opere, dimostrando come l’uso di oggetti che producono suoni d’acqua, come bicchieri o strumenti idrofonici, possa aprire a nuove dimensioni sonore, offrire innumerevoli opportunità di sperimentazione creativa e ispirare nuovi approcci compositivi e performativi".
Durante cinque giornate di residenza, dunque, i sound designer hanno esplorato proprio il tema dell’influenza dell’acqua e sulla sperimentazione sonora, attraverso tecniche di registrazione e di postproduzione audio. Ne è nato un lavoro originale, come un dialogo sonoro ispirato ai movimenti dell’acqua, un’opera che – attraverso il suono e il ‘disegno’ artistico complessivo – invita anche a mettersi in ascolto dell’acqua e a lasciarla raccontare. Per costruire un mondo migliore.
Stefano Marchetti