Laurea in Bioingegneria, nuovi spazi a Mirandola

Conclusi i lavori per adattare un’ala del complesso ’Il Pico’. Dal prossimo anno accademico, il corso sarà ospitato interamente qui

Laurea in Bioingegneria, nuovi spazi a Mirandola

L’ingresso alla futura università con l’innovativa laurea in Bioingegneria

A Mirandola si sta procedendo a passo spedito per l’appuntamento con l’università, che dal prossimo anno accademico vedrà trasferirsi nella Città dei Pico il nuovo corso di studi magistrali in Bioingegneria per l’innovazione in Medicina. Voluto fortissimamente dal territorio, dal Comune di Mirandola, dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, che lo sosterrà con un finanziamento annuale di 100mila euro, il nuovo corso di laurea di durata biennale è partito il 3 ottobre con le lezioni frontali, che si tengono per il primo anno a Modena presso il Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari". Il secondo anno, invece, sarà interamente ospitato a Mirandola, nel cuore di quello che è il Distretto biomedicale, dove innovazione e ricerca sono di casa, e dove gli studenti potranno usufruire del sostegno dei laboratori e delle competenze che si raccolgono dentro al Tecnopolo, alle attività dell’ITS, oltre che dei centri ricerca e sviluppo di imprese che sono all’avanguardia in campo mondiale nella progettazione di strumenti e sensori biomedici avanzati dotati di tecnologie digitali capaci di fare da tramite tra l’ambito biomedico e clinico e il mondo tecnologico. E proprio a Mirandola si sono conclusi da poco gli adeguamenti strutturali per adattare un’ala del cortile nord del complesso culturale "Il Pico" alle esigenze di sicurezza prescritte dalle normative. All’università sono destinate 6 aule, con ingresso autonomo, distribuite su due piani che dispongono di una superficie complessiva di poco meno di 400 metri quadri. "Come ente per accogliere l’università – fa sapere la sindaca Letizia Budri – abbiamo dovuto sostenere alcuni costi legati al cambio di destinazione d’uso di tipo scolastico-didattico per l’università e l’ITS. E questi adattamenti perlopiù di tipo impiantistico, qualche opera edile e, soprattutto, antincendio sono costati poco più di 300mila euro. Poi per quanto riguarda i beni mobili, arredi e attrezzature, abbiamo un finanziamento Pnrr da 734mila euro, per cui sarà predisposta la gara d’appalto nelle prossime settimane". Questo contributo servirà a dotare gli spazi anche delle numerose postazioni di computer che completeranno l’allestimento. "Già la prossima settimana – dice la vicesindaca e assessora alla Cultura e Scuola Marina Marchi – ci vedremo col professor Luigi Rovati, referente Unimore, per definire l’utilizzo degli spazi. Quindi si procederà con la gara per gli acquisti di arredi e attrezzature che pensiamo potranno essere messi a bando già a dicembre".

Alberto Greco