Davide Setti
Cronaca

Carpi calcio, Lazzaretti presidente romantico: "Il pallone ti ripaga con la passione"

L’imprenditore e tifoso dietro alla promozione del Carpi in Serie C. "Che belle quelle famiglie allo stadio..."

Lazzaretti, presidente romantico: "Il pallone ti ripaga con la passione"

Lazzaretti, presidente romantico: "Il pallone ti ripaga con la passione"

Carpi (Modena), 7 maggio 2024 – Quando ad agosto del 2021 Claudio Lazzaretti fece rinascere il calcio carpigiano non c’era nulla su cui ricostruire. La mala gestione del glorioso Carpi Fc, appena escluso dal campionato di Lega Pro, aveva azzerato tutto. In tre anni l’imprenditore tessile carpigiano del marchio Texcart ha riscritto la storia, sistemando lo stadio, ricostruendo l’intera filiera del settore giovanile e festeggiando il ritorno in Serie C. Dal nulla, con lo stesso Lazzaretti in campo con carriola e vanga per sistemare il disastrato manto del ’Cabassi’, all’entusiasmo di oltre 3500 tifosi.

Lazzaretti, come è il giorno dopo?

"Ogni tanto guardo i giornali per rendermi conto di cosa abbiamo fatto. Le ultime settimane sono state molto impegnative, ma poi la promozione ripaga di tutto".

Cosa significa per un imprenditore gestire una squadra di calcio?

"Il calcio a questi livelli è rimessa economica allo stato puro. Ma quando c’è questa passione non ti fermi a pensare: per uno di Carpi rimettere in piedi da zero una società e in tre anni tornare in C non era scontato. Basta vedere altre piazze nobili come Piacenza e Livorno che sono ancora lì".

Si ricorda l’agosto del 2021?

"Come no. Dopo tre giorni di vacanza sono tornato a casa appena mi ha chiamato il sindaco per far ripartire il calcio. Mi ricordo anche l’amico notaio Aldo Fiori, a cui ho dedicato la C, che partì da Gaeta in stampelle per venire in agosto a redigere il nostro atto costitutivo".

Ha mai detto: ma chi me l’ha fatto fare?

"Mai, sapevo che Carpi era più impegnativa che Correggio, ero preparato a tutto, anche se i ricorsi di Forlenza per escluderci o bloccare il campionato, l’esborso a fondo perduto, il trasloco di una squadra intera da Correggio sono stati un’Odissea".

Quest’anno anche Lazzaretti è maturato

"A 63 anni sono diventato grande (sorride, ndr) e più riflessivo, senza quella voglia di arrivare prima che le cose facciano il loro corso. In questo devo dire grazie ai miei figli Chiara e Andrea che si sono affezionati al Carpi e che mi hanno chiesto un ruolo ancora più attivo in società".

Avete fatto rinnamorare la città

"I nostri tifosi sono strepitosi, la cosa ancora più bella è vedere famiglie, con tante donne e tanti bimbi che si divertivano allo stadio".

Che Carpi ha trovato con cui dialogare?

"Della politica non posso dire nulla, ci ha sempre ascoltato con attenzione. Della Carpi imprenditoriale altrettanto, nel senso che nessuno si è avvinato al Carpi. Io cerco di fare con le mie forze senza dipendere dagli altri, mi sento più libero".

Serpini e Motta saranno ancora i timonieri del Carpi di C?

"Presto ne parleremo. Lunedì ci hanno convocato a Firenze alla prima riunione di Lega Pro, la prima cosa sarà quella di strutturarci più in fretta possibile con gente che ha esperienza di categoria".

Il ‘Cabassi’ è pronto per la C?

 "Va un po’ sistemato nella videosorveglianza e tornelli, ma i tempi ci sono".

Che Serie C sogna?

"Non voglio essere presuntuoso, sarebbe bello poter guardare al nono, decimo posto che vale i playoff, fra quelli e i playout il margine è esiguo".

Il telefono in queste 24 ore è esploso?

"È stato bollente, ringrazio tutti, anche mister Castori e Cristiano Giuntoli che vogliono ancora tanto bene al Carpi".