
Franco Piacentini, presidente provinciale dell’associazione italiana familiari e vittime della strada: «Continua a salire il numero delle vittime, bisogna intervenire»
Modena, 21 gennaio 2025 – Sono sei le vittime stradali che hanno perso la vita nel modenese dall’inizio dell’anno. Riccardo Rovatti, 20 anni. Massimo Fiorini, 59 anni. Bruna Vaccari, 81 anni. Giorgio Santi, 72 anni. Idris Kreshpaj, 18 anni. Rida Sidrine, 24 anni. Sei vite spezzate sulle strade di Carpi, Modena, Concordia, Finale Emilia e Vignola. Sei vite interrotte in soli 20 giorni. Un anno già segnato da questi tragici eventi, che arriva dopo un 2024 con ben 39 incidenti mortali. A fornire i dati è l’osservatorio indipendente provinciale curato negli anni da Franco Piacentini, presidente provinciale dell'associazione italiana familiari e vittime della strada.
Sicurezza stradale sotto esame
"Sono anni che la situazione non migliora, che nessuno muove nulla. Sappiamo che in Prefettura è stato allestito un ‘Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale e sulla prevenzione ed il contrasto dell'eccesso di velocità’. Un organo che dovrebbe occuparsi del problema delle vittime stradali ma che si è riunito per l’ultima volta lo scorso 15 febbraio 2024. In quasi un anno non si sono riuniti, e se si crea un qualche tavolo tecnico all'Associazione che rappresento non viene permesso di partecipare, neppure se si trattano problematiche da noi sollevate".
Età media sotto ai 25 anni
A rendere la questione ancora più drastica è l’età delle vittime. La metà delle persone che hanno perso la vita in questo inizio di 2025 ha infatti meno di 25 anni. Esattamente come l’ultima vittima del 2024, Manoel de Oliveira Bastos, il 17enne morto a seguito di un drammatico incidente avvenuto a Spilamberto. Lo studente viaggiava in auto con i genitori quella notte, quando all’improvviso la Tesla della famiglia si è schiantata frontalmente contro un altro mezzo che sopraggiungeva dalla direzione opposta, con a bordo una coppia di giovani.
L'appello alle autorità
"Negli ultimi tempi – incalza Piacentini – l’impressione è che forse si osservi e basta, come se questo non fosse ritenuto un problema per la nostra provincia. Invece un problema lo è e questi numeri ce lo confermano. Chi ha la capacità decisionale dovrebbe fare qualcosa. Credo che, visto l’andamento, il Prefetto Fabrizia Triolo, il primo rappresentante territoriale del governo, e il sindaco qualche domanda dovrebbero porsela e provare a dare anche ai cittadini una spiegazione in merito a questo vertiginoso aumento".