L’umana utopia di una giusta giustizia

Roberto Barbolini

Se avessi ragione, il mio parlare mi condannerebbe; se fossi innocente, egli proverebbe che io sono reo: le parole di Giobbe nella Bibbia esprimono il paradosso della giustizia divina, così difficile da intendere per un umano. Ma siamo sicuri che le cose cambino di molto se dal piano metafisico ci trasferiamo nel ristretto orizzonte mondano? Dalla legge del taglione alle sentenze di Salomone, il nostro concetto di giustizia poggia sostanzialmente su un’idea di equità retributiva: a colpa corrisponde pena, a danno risarcimento, e quanto più i due piatti della bilancia tendono all’equilibrio, tanto più abbiamo l’impressione che giustizia sia fatta.