Malore alla guida. Muore a 55 anni

Tragedia all’alba lungo la Sp1 Carpi-Ravarino. Vittima Alberto Ghedini, . era sul furgone del panificio.

Malore alla guida. Muore a 55 anni

Malore alla guida. Muore a 55 anni

Una persona disponibile, dal cuore grande, generosa con tutti. Così era Alberto Ghedini, 55 anni, residente a San Prospero, morto ieri mattina verso le 4.30 a Limidi di Soliera, mentre stava percorrendo la SP1 Carpi – Ravarino. Ghedini era a bordo del furgone del panificio dove lavorava e stava rientrando in sede quando, probabilmente a causa di un malore, ha perso il controllo del mezzo e, dopo aver attraversato la rotatoria, è finito fuori strada ribaltandosi. Ad allertare i soccorsi è stato un ragazzo che transitava sulla strada per recarsi al lavoro: sul posto sono giunti l’ambulanza, i carabinieri e Vigili del Fuoco di Carpi che hanno estratto il corpo dell’uomo dall’abitacolo. Purtroppo non c’era più nulla da fare e i sanitari del 118 ne hanno constatato il decesso. Le onoranze funebri Salvioli di Carpi hanno effettuato il recupero della salma che ora si trova in Medicina Legale a Modena, in attesa dell’autopsia. "Alberto era buono, con tutti – racconta tra le lacrime il fratello minore Germano –. Quando qualcuno aveva bisogno di una mano, lui c’era sempre. Era molto contento in questo periodo: da poco più di un mese aveva trovato lavoro in un panificio di Limidi e gli piaceva molto. Ogni mattina si alzava alle 4 e andava a lavorare: quando è uscito di strada, probabilmente a causa di un malore, aveva già effettuato il primo giro di consegne a bar e supermercati e stava tornando all’attività per caricare altra merce per il secondo giro. Era un gran lavoratore, una persona così non si trova, anche al forno erano molto contenti di lui". I due fratelli fino a novembre scorso vivevano insieme, poi qualche mese fa Alberto si era trasferito in una casa tutta sua: "Era così felice della casa nuova, dove si era trasferito con la sua inseparabile cagnolina Luna. Aveva tanti progetti mio fratello". Condoglianze e vicinanza alla famiglia sono espresse anche dal sindaco di San Prospero, Sauro Borghi: "Conoscevo Alberto, una bravissima persona, educata, riservata, un lavoratore, come tutti i suoi fratelli. Sono quelle drammatiche notizie che non si vorrebbero mai ricevere e che riempiono di tristezza tutta la comunità. Siamo vicini alla famiglia".

Maria Silvia Cabri