
E' intervenuta la polizia
Modena, 17 gennaio 2025 – Maltrattamenti, umiliazioni continue, botte. Costretto a vivere nella violenza, a subirla e a ‘sopravvivere’ in un totale stato di incuria. Vittima a lungo di angherie un bambino di soli otto anni – all’epoca dei fatti – ora posto sotto protezione in una struttura. A finire in manette è stata la madre così come il compagno di quest’ultima: entrambi, infatti, residenti nella bassa modenese si trovano ora ai domiciliari con braccialetto elettronico. Ad arrestarli, ieri, sono stati gli agenti della squadra mobile a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare emessa il 30 dicembre scorso dal gip di Catania. I due saranno sottoposti ad interrogatorio nei prossimi giorni. I maltrattamenti e persino le minacce di morte nei confronti dei minori sarebbero avvenuti a Catania.
Solo successivamente ai fatti contestati la coppia si sarebbe poi trasferita nel modenese.
Si tratta di una casalinga di 33 anni e di un camionista di 43 nei cui confronti sono fioccate accuse pesantissime: maltrattamenti pluriaggravati.
Parliamo appunto di umiliazioni, botte e persino minacce di morte nei confronti del piccolo, iniziate quando il bimbo aveva pochi anni. Secondo le indagini condotte dalla squadra mobile, la mamma del bambino avrebbe sottoposto il piccolo ad alcune vessazioni e non avrebbe impedito la consumazione di analoghe e ancor più gravi condotte, che aveva l’obbligo giuridico di impedire, poste in essere dal solo convivente.
A condurre le indagini, a seguito di una segnalazione sono stati gli agenti della III Sezione investigativa ‘Reati contro la persona, in pregiudizio di minore e reati sessuali’ della squadra mobile di Catania.
La coppia avrebbe reso la vita del bambino – secondo la procura – "particolarmente penosa e dolorosa con continue vessazioni psicologiche, fisiche e condotte reiterate". L’uomo, infatti, anche in presenza della madre, avrebbe minacciato il piccolo in numerose occasioni, pure di morte, utilizzando, spiegano gli investigatori, "espressioni di inaudita violenza", terrorizzandolo, insultandolo, colpendolo con schiaffi, calci e pugni e sottoponendolo a continue mortificazioni, umiliazioni dinanzi alla madre.
"Il bambino è stato trascurato anche dal punto di vista sanitario – dicono ancora gli investigatori – tanto che il pediatra non l’aveva mai visitato negli ultimi quattro anni".
La coppia è stata rintracciata, con l’ausilio degli agenti della squadra mobile di Modena, nella propria abitazione della bassa modenese e arrestata. Entrambi sono ora ai domiciliari con braccialetto elettronico e, come conferma il legale difensore della donna, saranno sentiti nei prossimi giorni.
In sede di interrogatorio renderanno la loro versione dei fatti davanti al giudice.
L’intervento nei confronti del minore è stato effettuato col supporto del nominato curatore speciale e l’interessamento e la collaborazione della Procura per i minorenni, provvedendo al successivo collocamento del piccolo in una struttura.