Mascherine false cinesi, a Modena maxi sequestro

Scovati 157mila pezzi non certificati e quindi pericolosi per la salute di chi le indissava

Un sequestro di mascherine da parte della Finanza

Un sequestro di mascherine da parte della Finanza

Modena, 2 maggio 2020 -  Non hanno il marchio 'Ce' né la certificazioni dell`Istituto Superiore di Sanità o dell`Inail. e per questo non esiste garanzia che proteggano veramente chi le porta dal virus. Si moltiplicano i sequestri di questo genere di mascherine, che di solito vengono dalla Cina: questa volta l'operazione della Finanza ha colpito la zona di Sassuolo, nel Modenese. Le Fiamme gialle ne hanno sequestrate circa 157mila mascherine tra presunte filtranti (mod. FFP2) e chirurgiche tristrato, per un valore commerciale di oltre 800.000 euro

In una prima operazione i militari di Modena hanno trovato in un`azienda di Sassuolo 132.800 mascherine senza le marcature richieste. La merce sequestrata, proveniente da un fornitore cinese, era infatti accompagnata unicamente da un "Certificate of Compliance", documento non sufficiente ad attestarne la sicurezza.  In un secondo caso, invece, i finanzieri riscontrato presso un`altra azienda del posto che i presidi sanitari, sempre di provenienza cinese, recavano la marcatura 'Ce' derivante dalla presentazione di un "certificato di conformità" rilasciato da una società non autorizzata a garantirne la genuinità, avente un nome molto simile a quello di un noto organismo certificatore, conosciuto a livello internazionale.

Le Fiamme Gialle, rilevando la frode nell`esercizio del commercio, hanno sequestrato 10.470 mascherine che erano stoccate in un magazzino di una società modenese e in una farmacia nonché, su delega della Procura, hanno sequestrato altri 13.884 pezzi già consegnata agli acquirenti, tra le provincie di Milano, Como, Trento, Reggio Emilia e Perugia.  I titolari delle aziende coinvolte nelle due operazioni, responsabili dell`illecita commercializzazione dei presidi sanitari, sono stati denunciati in Procura, a piede libero, per le ipotesi di reato di frode in commercio e nelle pubbliche forniture.