CronacaMauro Reggiani, sequestrati 60 falsi dipinti del maestro dell'Astrattismo

Mauro Reggiani, sequestrati 60 falsi dipinti del maestro dell'Astrattismo

Complessa indagine dei carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Bari: le opere erano in vendita dai 15mila ai 70mila euro

I falsi quadri di Mauro Reggiani sequestrati (Fotofiocchi)

I falsi quadri di Mauro Reggiani sequestrati (Fotofiocchi)

Modena, 15 gennaio 2022 - Il suo nome è tra quelli che ha contribuito a far conoscere la nostra provincia nel mondo. Parliamo del maestro Mauro Reggiani, pittore che partecipò alla prima mostra dell'astrattismo italiano organizzata nel 1934 alla Galleria del Milione a Milano e tra i firmatari del primo manifesto dell'Astrattismo. In queste ore ben sessanta dipinti falsamente attribuiti a Reggiani, originario di Nonantola sono stati sequestrati e 23 persone denunciate in tutta Italia; anche nella nostra provincia.

I carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale di Bari, a conclusione di una lunga e complessa attività investigativa, coordinata dalla procura di Lecce, ha accertato l'esistenza infatti di un gruppo criminale, composto da mercanti d’arte, collezionisti e speculatori occasionali, con ramificazioni in tutta Italia. In base agli accertamenti è emerso come il gruppo avesse creato una pervasiva rete commerciale di ricettazione e commercializzazione di opere d'arte false e/o contraffatte, attribuite al maestro che appunto rappresenta uno dei massimi esponenti dell’astrattismo in Italia.Le opere sequestrate, proposte in commercio a prezzi compresi tra 15mila e 70mila euro, avrebbero fruttato oltre un milione di euro. Le opere sono state sequestrate nelle province di Lecce, Napoli, Perugia, Teramo, Cagliari, Milano, Firenze, Roma, Alessandria, Como, Modena, Cesena, Ferrara, Brescia, Savona, Padova e La Spezia, con la collaborazione dell’Arma territoriale e dei Nuclei TPC territorialmente competenti.

Le opere, risultate copie di dipinti autentici, erano riproduzioni estrapolate dal catalogo generale delle opere di Mauro Reggiani, pubblicato in bianco e nero negli anni '90 geometricamente identiche a quelle catalogate, ma con colorazioni diverse da quelle originali.

Determinante ausilio alle indagini è stato fornito dall'Associazione Reggiani, costituitasi nel 2019, che eseguiva expertise su tutte le opere sequestrate, accertandone la non autenticità. Le opere sequestrate, proposte in commercio a prezzi compresi tra 15.000 e 70.000 euro, avrebbero fruttato oltre un milione di euro. Moltissime le vittime del raggiro - alcune delle quali modenesi - che si sono ritrovate in casa dipinti falsi pagati migliaia di euro.