REDAZIONE MODENA

Mense scolastiche: "Classifica di gradimento,. Modena quinta in regione"

E’ il risultato del sondaggio di Foodinsider: 16°posto a livello nazionale. Un comitato di genitori: "Qui siamo lontani dall’essere un’eccellenza".

Mense scolastiche: "Classifica di gradimento,. Modena quinta in regione"

Sedicesima a livello nazionale, quinta in Emilia-Romagna. L’ultima classifica di Foodinsider, l’ottava dal suo esordio, che fotografa la qualità delle mense scolastiche, ci consegna una Modena tra luci e ombre. Se da una parte, infatti, il risultato è del tutto dignitoso, se pensiamo che la nostra città coi suoi 128 punti fa meglio, per esempio, di Milano (24esima, 116 punti), Firenze (31esima, 106 punti) e Torino (37esima, 100 punti); dall’altra la ‘performance’ è ben al di sotto di realtà vicine come Parma (terza con 209 punti), Rimini (sesta con 172 punti), Bologna (14esima, 132 punti) e Piacenza (15esima, 131 punti). L’indagine, che vede trionfare al primo posto Fano con 221 punti, analizza i menu secondo alcuni indici di riferimento: dal biologico ai prodotti del territorio, i menu a chilometro zero. A Modena il tema delle mense scolastiche è stato rimesso in agenda dal Comune a febbraio con la riattivazione delle Commissioni (dopo lo stop dovuto al Covid) e l’introduzione di nuove modalità di partecipazione delle famiglie. Nello stesso periodo, diversi genitori – guidati dall’avvocato Chiara Costetti (referente anche del comitato ‘Respiriamo Aria Pulita’ della Madonnina) – avevano incalzato l’Amministrazione proprio sulla ripartenza delle commissioni, promuovendo soltanto a metà le nuove regole, che tra le altre cose prevedono l’istituzione di tre commissioni (per nido, infanzia e scuole primarie e secondarie) e due visite massimo all’anno dei rappresentanti delle famiglie per assaggiare i menu primaveraestate e autunnoinverno. A pochi giorni dall’uscita della classifica di Foodinsider, non tarda ad arrivare (ancora una volta) la reazione dei genitori.

"Questo risultato dimostra che c’è ancora tanto da fare per trasformare le mense scolastiche modenesi in un’eccellenza – sottolinea Costetti -. La premessa è che la mensa è un momento di educazione alimentare per i nostri ragazzi. A Modena le commissioni sono ripartite dopo un lungo periodo di stop e l’obiettivo, su cui l’amministrazione dovrebbe investire di più, è aumentare il gradimento dei pasti da parte dei ragazzi e ridurre gli sprechi: se si getta troppo cibo, infatti, significa che c’è un problema di qualità dei piatti proposti. Ricordo che ci sono diverse eccellenze a livello sia nazionale che internazionale da cui potremmo prendere spunto per avviare un percorso virtuoso". Per Costetti "nelle commissioni manca l’approccio ad imparare dalle progettualità altrui. Reputo per esempio fondamentale – prosegue – conoscere in maniera chiara l’origine dei prodotti e l’intera filiera. Devono essere più chiari i controlli effettuati sul cibo, mettendo a disposizione dei rappresentanti dei genitori metodologie utilizzate e risultati". Direttamente collegate a questo discorso, aggiunge Costetti, "sono le segnalazioni inoltrate su pane e frutta, su cui stiamo aspettando ancora delle risposte". Tra le proposte che potrebbero migliorare la qualità delle mense modenesi "ci sono l’introduzione di porzioni più coerenti con l’età; l’esatta conoscenza del numero di pasti in bianco somministrati, che spesso diventano un ‘rifugio’ per i bambini che non gradiscono il piatto del giorno; e la possibilità per i genitori di incidere anche sulla scelta dei fornitori".

Vincenzo Malara