REDAZIONE MODENA

Mezzetti e la festa in Pomposa: "Mafie, centrodestra distratto". La replica: "Noi in prima linea"

Dopo le parole pronunciate dal candidato del centrosinistra sul palco, Fdi, Fi e Lega insorgono: "Diffamati pubblicamente con gravi insinuazioni". La risposta: "Parole chiare per fare tutti di più".

Mezzetti e la festa in Pomposa: "Mafie, centrodestra distratto". La replica: "Noi in prima linea"

Oltre cinquecento persone, lunedì sera, hanno costellato piazza della Pomposa in sostegno al candidato sindaco del centrosinistra, Massimo Mezzetti, che nel cuore del centro storico ha scelto di celebrare la chiusura della sua campagna elettorale. "Una serata da incorniciare – il commento – tanto entusiasmo e tanta energia positiva si è sentita in piazza". Parallelamente però, non mancano anche critiche e polemiche, come conferma il duro attacco da parte del centrodestra: "Apprendiamo con stupore delle affermazioni fatte dal candidato sindaco Massimo Mezzetti dal palco della Pomposa alla festa di chiusura della sua campagna elettorale a proposito del fatto che, a suo dire, la destra non parla mai delle organizzazioni mafiose presenti sul territorio insinuando che tale silenzio sia dovuto a collusioni e connivenze" così Elisa Rossini, Giovanni Bertoldi e Piergiulio Giacobazzi. "Eravamo tutti presenti come consiglieri comunali e candidati alle amministrative all’incontro sul tema delle mafie svoltosi alla libreria Feltrinelli in occasione della presentazione di un libro che trattava quell’argomento e non ci pare che in quella sede il candidato Mezzetti abbia potuto eccepire un nostro ’interessato disinteresse’ al tema. Tutti siamo intervenuti in quell’occasione e tutti senza distinzioni siamo stati concordi sull’importanza di affrontare l’argomento e combattere le infiltrazioni mafiose. Ora Mezzetti per scaldare il suo pubblico ha abbandonato la ’gentilezza’ e ha avanzato pesanti ed infondate insinuazioni in assenza dei destinatari di tali insinuazioni" continuano. Anche la parlamentare di Fratelli d’Italia Daniela attacca: "Accuse deliranti, Mezzetti chieda scusa".

La replica, da parte del candidato del centrosinistra, non è tardata ad arrivare: "Vorrei rassicurare gli esponenti della destra modenese che si sono sentiti tirati in ballo quando, davanti a una Piazza Pomposa bella e partecipata, ho affermato che il centrodestra, a livello nazionale e locale, parla poco e niente di mafia. La mia non è stata un’insinuazione, come sostengono queste persone, ma una semplice constatazione, seguita, per di più, da un’esortazione alla mia parte politica, il centrosinistra, ad avere anche noi maggiore attenzione, a denunciare con maggior forza, il rischio delle infiltrazioni mafiose sul nostro territorio.

Quindi nessuna insinuazione, ma parole chiare e dirette. Poi è vero, sono un po’ stanco di questa raffigurazione di Modena come fosse in mano alla criminalità per bocca di appartenenti alla stessa parte politica, la destra al governo, che continua a negare alla nostra città il riconoscimento della Questura di fascia A. Da un lato si semplifica il problema della sicurezza, cosa serissima e tema comune a tutte le città, dall’altro si negano le soluzioni possibili".