«Mi ha rotto la faccia con un pugno»

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«Stavamo ballando in pista quando due ragazzi nordafricani hanno cominciato a guardarci male. Poi si sono avvicinati, hanno inziato a spingerci. Il mio amico ed io abbiamo tentato di parlare con loro cercando di calmarli, sembravano ubriachi come minimo. Poi uno ha morso il mio amico alla guancia, mi sono girato e all’improvviso l’altro mi ha tirato un pugno fortissimo. Mi ha spaccato metà faccia». A raccontare l’aggressione subita nella notte tra sabato e domenica alla ‘Buca’ di Montese è Nicolò C., 23 anni di Zocca: «Con un solo pugno mi ha procurato una frattura sotto l’occhio, ho tre denti rotti e forse anche il naso. Aiutatemi a rintracciare quei due».

L’appello, oltre che dal ragazzo, arriva anche dalla discoteca che cerca testimoni. I due aggressori sono stati fatti uscire dal locale dai bodyguard e poi si sono dileguati nel nulla. Il ragazzo ferito è stato accompagnato alla macchina ed è tornato a casa a Zocca senza forse rendersi conto del tutto delle ferite riportate. Solo ieri mattina è stato accompagnato dalla sorella all’ospedale di Vignola dove gli hanno dato una prognosi di 15 giorni da rivalutare stamattina al Policlinico dove sarà accertato se il naso è fratturato. «Domani mattina (oggi, ndr) sporgeremo anche denuncia ai carabinieri, nessuno li ha chiamati sul posto», spiega la sorella di Nicolò. L’aggressione è avvenuta in pista. Secondo il racconto del ferito i due ragazzi di origine nordafricana non avrebbero gradito un balletto tra i due ’rivali’ e alcune ragazze. Un pretesto, secondo Nicolò: «Cercavano chiaramente la rissa – racconta – volevano picchiare qualcuno. Ho cercato di calmarli ma mi è arrivato questo pugno fortissimo, sono corso in bagno, non ho reagito. Ma poi sono scappati e ora spero che posano essere rintracciati. Non li conosco ma li ho già visti nel locale». Sia Nicolò sia il suo amico sarebbero in grado di riconoscerli. Purtroppo pare non esistano immagini di eventuali telecamere da cui estrapolare i volti dei due nordafricani. La discoteca fa un appello: «Ci stiamo muovendo per identificare il soggetto, e siamo parallelamente in contatto con il ragazzo vittima del pugno. Se qualcuno ha informazioni aggiuntive da sottoporci, sicuramente però può fare la differenza. Ci mettiamo il cuore per creare situazioni divertenti, tutto questo va ampiamente contro l’andamento e la missione del locale».

Valentina Beltrame