Minaccia di morte i vicini di casa: "Incapace di intendere e volere"

Un marocchino minaccia e danneggia i vicini a Mirandola, ma per perizia risulta incapace di intendere e volere. Potrebbe essere assolto con misura di sicurezza. Sentenza attesa a maggio.

"Vi ammazzo tutti, uccido voi e i vostri bambini, vi taglio la gola, dovete morire, dovete andare via". Aveva minacciato per mesi i vicini di casa, danneggiando con lanci di pietre la loro auto ma anche la loro abitazione, arrivando a frantumare tutti i vetri. Finito a processo con l’accusa di stalking, però, ieri è stato dichiarato dal perito incaricato pericoloso ma non in grado di intendere e volere. L’uomo, un marocchino, sarebbe in preda a continue allucinazioni che lo porterebbero a compiere gesti aggressivi e violenti. La difesa dell’imputato ha chiesto il giudizio abbreviato ma, quasi sicuramente, l’uomo sarà assolto poiché non imputabile ma sottoposto a misura di sicurezza, vista la comprovata pericolosità sociale. La vicenda è avvenuta a Mirandola lo scorso anno. Vittima delle persecuzioni, una coppia di trentenni che si era da poco trasferita in un’abitazione di campagna. Pochi giorni dopo il trasloco i due trentenni si erano però visti costretti a fare i conti con il pericoloso vicino di casa: un marocchino che viveva in un container a pochi passi dalla loro abitazione. L’uomo aveva iniziato senza alcun motivo a minacciarli quotidianamente, lanciando pietre contro la loro abitazione, la loro auto per arrivare a minacciare di morte pure i loro figli. Nel corso dell’udienza preliminare era stata chiesta una perizia psichiatrica per l’imputato, che ieri ha confermato l’incapacità di intendere e volere dello straniero ma anche la pericolosità sociale. A maggio è attesa la sentenza del giudice.