"Mio padre travolto nel dehor"

Il figlio del cliente investito dalle auto ’impazzite’: "Ha riportato varie fratture, ma siamo fiduciosi"

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"Mio padre ha riportato diverse fratture e ferite ma non è in pericolo di vita". A parlare è Matteo Marchesini, il figlio di Mario, il 69enne di Crevalcore che si trovata l’altra sera al ‘Robby bar’ della frazione di Amola, seduto su una seggiola all‘esterno del locale, quando sono piombate le macchine coinvolte nel terribile incidente. L’uomo, che aveva parcheggiato nei pressi il suo camioncino, non è riuscito a scappare in tempo ed è rimasto ferito. Le due automobili, la Peugeot e la Bmw, dopo lo scontro in mezzo a via di Crevalcore, sono infatti finite a ridosso del dehor del bar. Qui si trovavano diversi avventori che sono riusciti a scappare a differenza del 69enne. Marchesini era stato trasportato all’ospedale Maggiore di Bologna in ambulanza in condizioni di media gravità e dove si trova tuttora sottoposto alle cure dei sanitari. "Mio padre è ricoverato in ospedale nel reparto di terapia intensiva – continua Marchesini – e sono riuscito a parlargli giusto un attimo. Le fratture che ha riportato gli stanno creando problemi ma sono fiducioso. Poco dopo che era successo l’incidente mi ero recato sul posto accertandomi delle condizioni di mio padre e ho visto il disastro". Mario Marchesini, come ricorda il sindaco di Crevalcore Marco Martelli, è appassionato di mezzi militari d’epoca. Ne ha ristrutturati un paio, ed era solito passare con i suoi mezzi militari rinati in occasione di ricorrenze e celebrazioni come quella del 2 giugno, la festa della Repubblica che si è celebrata nei giorni scorsi. "Ovviamente – aggiunge il figlio Matteo – ci auguriamo che papà si rimetta presto anche se credo che non sarà facile poi dimenticare questa dolorosa avventura. Un tragico incidente che purtroppo ha visto la morte di una innocente bambina che si stava affacciando alla vita". Pier Luigi Trombetta