Mirandola, la comunità islamica aiuta l’Avis: "Contate su di noi per le donazioni di sangue"

"Se serve sangue, contate anche su di noi". Nella e-mail inviata durante l’emergenza della pandemia da Rziqi Abdelhak, responsabile del Centro islamico di Mirandola, all’Avis Mirandola, c’era l’elenco di 27 nominativi, "disponibili a donare sangue nei giorni e nelle modalità che Avis riterrà opportuno". Un gesto di grande generosità da parte della comunità magrebina, i cui membri, già da anni, sono attivissimi donatori Avis. "Dopo poche settimane – fa sapere il presidente Avis Mirandola Fabio Vitali – per ben 19 dei 27 in elenco si è proceduto con la completa dichiarazione di idoneità, l’iscrizione alla sezione, l’inserimento immediato nell’elenco soci effettivi e la convocazione per la prima donazione". Diciannove nuovi soci, oggi donatori effettivi, che hanno contribuito a fornire un prezioso contributo a raggiungere quota 1318 donatori al 31 dicembre 2020. Di questi, alla stessa data, ben 134 sono di origine extracomunitaria, di cui 75 uomini e 59 donne. Duecentonovanta donazioni effettuate in un anno. Nell’anno tra i più difficili dei 70 compiuti da Avis Mirandola, i numeri sono da primato assoluto: 3031 prelievi, il miglior risultato degli ultimi dieci anni, con un incremento netto di 97 sacche sul 2019. v.b.