Misteri e storia a Varana Sassi . Giacobazzi li raccoglie in un libro

Il nuovo libro di Gian Luigi Giacobazzi racconta la millenaria storia del borgo di Varana Sassi, da abitato dell'Età del Bronzo a luogo di misteri e tesori. La presentazione avverrà domenica nella chiesa dei 'Sassi', testimone di secoli di vicende straordinarie e di una natura unica.

Misteri e storia  a Varana Sassi . Giacobazzi li raccoglie in un libro

Misteri e storia a Varana Sassi . Giacobazzi li raccoglie in un libro

Una storia millenaria racchiusa in un paesaggio unico. È quella dell’antico borgo di Varana Sassi scritta dall’ex preside Gian Luigi Giacobazzi, varanese di nascita e già autore di un libro sull’archivio storico della parrocchia. Il nuovo lavoro, edito da Artestampa, sarà presentato in anteprima assoluta proprio nella chiesa dei ‘Sassi’, domenica (alle 15.30) insieme ad Annamaria Dallari, assessore alla Cultura di Serramazzoni. Nel suo snello volume, riccamente illustrato, Giacobazzi ha raccolto tantissimi spunti sui ‘Sassi’, un posto davvero speciale.

Il borgo infatti è abitato fin dall’Età del Bronzo, per la sua posizione strategica e ha sviluppato un microclima favorevole, da sempre ricco di acqua. Circondato dai due grandi ofioliti, rocce magmatiche che arrivano direttamente dagli abissi della crosta oceanica, è stato un piccolo ma importante centro fino al Settecento quando, con la costruzione della Via Vandelli, iniziò il suo abbandono che ha portato alla progressiva nascita dell’attuale paese, in località Campodolio. Basti pensare che nel 1945, con i tedeschi in ritirata, la chiesa viene adibita a fienile. E negli anni ‘60 il paese è quasi disabitato. A metà anni ‘90, il ‘miracolo’: prendono infatti avvio i lavori di ristrutturazione a cura dell’architetto Alberto Mazzoni e del geometra Giorgio Badodi. A volere il recupero è Padre Remo Sartori, fondatore carismatico della ‘Piccola Famiglia delle Figlie e dei Figli di Maria’, comunità diocesana che sarà sciolta nel 2016, dopo soli 10 anni dal completo recupero dell’abitato. I ‘Sassi’ hanno sempre ‘attirato’ personalità stravaganti. Giacobazzi, infatti, racconta che già a metà ‘500 qui si cercavano tesori con l’ausilio della magia, tanto che l’Inquisizione portò a processo un contadino e i suoi amici. Alla fine dell’Ottocento, poi, il paese fu al centro di un’altra vicenda incredibile, sempre legata all’occultismo.

In questo caso, il protagonista è niente di meno che il ‘Libro del Comando’ dei Rosacroce, originariamente proprietà di don Ortensio Giacobazzi, prete di Varana Sassi fino al 1819. Il libro di magia, ereditato alla morte del parroco da un contadino, subisce un tentativo di furto a mano armata, per il quale si terrà un processo a Pavullo a carico di cinque persone e che coinvolgerà anche il famoso ‘magnetizzatore’ Giusto Falqui. La preziosa refurtiva venne confiscata e tuttora è conservata all’Archivio di Stato di Modena. Ma perché un ‘curato’ di campagna aveva un libro del genere, con arcane figure cabalistiche e formule di magia? I misteri di Varana Sassi sono molti, e spesso sono legati al ritrovamento di tesori, tanto più che nel 1891 un ‘tesoro’ di dieci monete d’oro venne trovato per davvero, sotto un muro. A far da cornice alle tante curiosità storiche raccontate per la prima volta tutte insieme da Giacobazzi, c’è la natura straordinaria di questo luogo, che attira ancora oggi botanici e naturalisti. Piante rare, uniche, come la Felcetta Lanosa (presente qui e a Sassomorello di Prignano) o il ‘Codino maggiore’ scoperto solo nel 2014 dal professor Alessandrini. E la falesia, con ben 48 vie di arrampicata. I ‘Sassi’ sono così, un posto ‘magico’ dove andare in punta di piedi, sedersi e ascoltare il fluire del tempo, magari leggendo ‘Zebio Còtal’ di Guido Cavani, ambientato proprio in questa valle.

Matteo Giannacco