Ai Torrazzi il primo gruppo di vicinato tra imprenditori

La zona sotto assedio per i continui furti

Il gruppo di imprenditori

Il gruppo di imprenditori

Modena, 15 dicembre 2018 - Quando cala la notte la zona industriale dei Torrazzi diventa terreno fertile per bande e malintenzionati. Costanti i colpi nelle aziende, che hanno gettato i proprietari nello sconforto, generando rabbia e senso di abbandono. Come fare allora per combattere i balordi ad armi pari e convincerli a stare alla larga?  La risposta arriva da un gruppo di imprenditori che ha deciso di mettersi in rete e fondare, con l’aiuto di Comune e polizia municipale, il primo Controllo del vicinato in cui a essere coinvolte sono le imprese. L’esperimento è attivo da martedì scorso e le adesioni crescono di giorno in giorno. Come funziona? Nulla di diverso dal progetto già lanciato tra i residenti di svariati quartieri: gli iscritti si scambiano le segnalazioni su una chat condivisa di WhatsApp e i referenti, dopo un attento filtraggio, contattano poi l’ispettore di zona per chiedere interventi ad hoc.  Auto sospette, individui dal fare minaccioso, ingressi lasciati erroneamente aperti, gli scambi di informazioni tra gli iscritti fanno rima con qualsiasi cosa possa lasciare presagire l’operato di ladri e delinquenti. «Era da tempo che provavamo a creare una collaborazione tra gli imprenditori per aumentare la sicurezza e finalmente ce l’abbiamo fatta», racconta Emanuele Ceselli, uno dei referenti del progetto, nonché titolare della Simac. «Negli ultimi anni sono stato travolto dai furti, solo tra il 2015 e il 2016 la mia azienda è stata visitata dodici volte. Facendo anche torneria teniamo spesso del rame e questo attira le bande che poi vanno a rivenderlo. Parlando con gli altri proprietari è emerso che il problema era comune e quindi ci siamo organizzati di conseguenza. Al momento – spiega – siamo sedici aderenti al Controllo del vicinato, ma contiamo di superare i venti nelle prossime settimane, visto che l’interesse è crescente. Negli scorsi mesi – prosegue Ceselli – abbiamo fatto degli incontri con la Municipale e il Comune. Ora siamo operativi e a breve ci verrà comunicato l’ispettore di riferimento a cui io e l’altro referente Antonio Mascolo gireremo le segnalazioni più significative. La chat aiuta a muoversi in tempi rapidi e a garantire che tutti siano informati in tempo reale». Molte delle aziende dei Torrazzi lavorano fino a tarda sera o iniziano i turni all’alba, quindi gli occhi per individuare i movimenti fuorilegge non mancano. «Siamo una zona altamente vulnerabile – dice ancora Ceselli – perché ad abitarci sono in pochi, ma ugualmente diversi imprenditori hanno la loro casa sopra lo stabilimento e alcune fabbriche impiegano personale anche nelle ore notturne. Questo garantisce la possibilità di notare le presenze sospette e scriverle sulla chat così da premunirci o allertare la municipale perché intervenga in tempi brevi». Basterà per rendere i Torrazzi più sicuri? «La situazione sta già migliorando – sottolinea Ceselli –, anche se siamo consapevoli che non sarà facile. Molte aziende del comparto realizzano delle lavorazioni che prevedono l’uso e lo scarto di materiali come ottone, rame e inox che fanno gola ai ladri perché rivendibili a prezzi decisamente alti. Dovremo tenere gli occhi aperti».