«Molestata da un infermiere in ospedale»

Aperta un’indagine dopo la denuncia di una paziente ricoverata a Rimini. L’uomo nega tutto ma è indagato per violenza sessuale

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Infermiere di Rimini accusato di molestie da una paziente che era ricoverata all’ospedale Infermi. Accusa che gli è costata un avviso di garanzia per violenza sessuale, ma che lui respinge a oltranza sostenendo che si è trattato di un gigantesco equivoco da parte della donna.

I fatti risalgono al settembre scorso, quando la donna, 55 anni, residente nel Modenese, entra nell’ ospedale di Rimini per essere sottoposta a un intervento chirurgico di poco conto.

E’ comunque necessaria l’anestesia totale, e una volta terminata l’operazione lei viene riportata nella sua stanza.

E’ già sveglia, e l’infermiere l’aiuta a essere trasportata nel letto e a sistemarsi. Apparentemente non accade nulla, o almeno la paziente non dà alcun segno che c’è qualcosa che non va, nè si lamenta di nulla.

Qualche giorno dopo però, la donna si rivolge alla direzione sanitaria e fa scoppiare la ‘bomba’. L’infermiere che si è occupato di lei subito dopo l’intervento l’ha molestata. Quando è stata sistemata a letto, dice, lui ha fatto delle strane ‘manovre’ che senza ombra di dubbio erano dei pesanti approcci sessuali.

La direzione sanitaria fatica a credere che un professionista con trent’anni di esperienza e che non mai stato oggetto di lamentele, tantomeno di quel genere, possa essere arrivato a tanto.

L’Ausl comunque non ha scelta, l’infermiere in quanto tale è un incaricato di pubblico servizio, e anche se la presunta vittima non ha presentato alcuna denuncia, la direzione sanitaria fa partire la comunicazione di reato alla magistratura.

La Procura apre un’inchiesta e l’uomo, 53 anni, finisce indagato per violenza sessuale. I carabinieri di Rimini stanno svolgendo le indagini, cercando di ricostruire con esattezza quello che è accaduto in quella stanza di ospedale, dove sembra però fossero presenti anche altre persone.

L’infermiere, difeso dall’avvocato Luca Greco, si dice sconvolto da quell’accusa che respinge a oltranza. Giura di avere fatto soltanto il suo lavoro, e che si è trattato solo di mere attività infermieristiche, manovre che si fanno regolarmente su tutti i pazienti.

Ma niente che potesse essere interpretato come qualcosa che avesse connotazioni sessuali, o che non rientrasse nelle sue mansioni.