Da giovane, abitava nella campagna della frazione Ranocchio, ora San Giacomo Maggiore, e la sua famiglia aveva a disposizione campi e tanto spazio anche per l’orto. Poi è andato a vivere a Montese con la moglie e la figlia, e i ristretti spazi attorno alla casa sono stati occupati dai fiori. La passione per l’orto, Armando Zaccaria, imprenditore del settore edile ora in pensione, l’ha sempre mantenuta, tanto che, un anno fa, ne ha realizzato uno in un suo garage che ha iniziato a dare i suoi frutti. Ora, nel tempo del Coronavisrus, ha la verdura fresca e genuina veramente a chilometri zero. Deve percorrere soltanto una scala per andare a raccoglierla. In garage ha creato con le sue mani un orto per la cosiddetta coltivazione indoor di vegetali in foglia: insalate e radicchi oltre ad alcuni piccoli tuberi, al momento, ravanelli e cipolline. Zaccaria, non si ferma qui, ha intenzione di allargare le tipologie di produzione
Zaccaria, come è nata quest’idea?
"Mi è venuta guardando servizi in televisione durante l’Expo di Milano dove spesso si parlava di questa tipologia di orti".
Che tipo di attrezzatura ha realizzato per produrre la verdura?
"Ho recuperato vasche di affioramento del latte, inutilizzate da un caseificio della zona e le ho modellate. Ne ho ricavate sei, di acciaio inox. Le ho installate in una struttura metallica che ho suddiviso in tre piani con due vasche in ogni piano".
Come avviene il ciclo produttivo della coltivazione della verdura?
"Avviene in due fasi ben distinte. La semina la faccio in una cassetta riscaldata e ventilata dove le piantine nascono e germogliano, poi le pongo nel terriccio e le coltivo nelle vasche di acciaio e le innaffio a mano". Come ha risolto il problema di avere la luce adatta?
"Ho fatto un impianto di illuminazione a luci led e un impianto di aerazione e ricircolo dell’aria che avviene mediante una pompa che aspira aria e la espelle all’esterno. Illuminazione e aerazione sono temporizzati mediante timer regolati a diverse ora del giorno".
Ha già assaporato l’insalata? "Dopo un anno dalla realizzazione, l’orto in garage ha iniziato a preso vita. I primi tentativi si erano dimostrati abbastanza fallimentari, poiché le variazioni di temperatura, l’illuminazione e l’aerazione all’interno non consentivano alle piantine di nascere, oppure nascevano, ma non crescevano. Ho poi seguito consigli di esperti".
Stando all’entusiasmo con cui parla, vien da pensare che Zaccaria abbia seguito in massima parte le proprie idee, apportando le modifiche che riteneva giuste, anche di posizionamento dell’intera struttura, ora raccoglie i frutti.
Walter Bellisi