MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Morgan "Vi presento Beethoven, artista pop"

Il Memoria Festival di Mirandola ospita domenica sera il poliedrico artista che parlerà dei duecento anni della Nona Sinfonia

Morgan "Vi presento Beethoven, artista pop"

Morgan "Vi presento Beethoven, artista pop"

Eclettico e poliedrico, Morgan è uno degli ospiti più attesi della nona edizione del ‘Memoria Festival’ di Mirandola, dedicato quest’anno alle ‘Lettere al futuro’. L’artista sarà protagonista domenica alle 21 alla Tenda della Memoria, per dialogare con il critico Sandro Cappelletto in occasione dei ‘Duecento anni dalla Nona Sinfonia di Beethoven’. Una figura a lui molto cara.

‘Nona Sinfonia di Beethoven’: cosa rappresenta per lei?

"Sono particolarmente interessato alla ‘Nona Sinfonia’ poiché sono un grande appassionato di Beethoven e della musica sinfonica, che è arte, ma al contempo spettacolo e mestiere. Vorrei riuscire a trasferirla alle nuove generazioni, per arricchire il pubblico di questa melodia bellissima e intrisa di significati". Lei è molto legato a Beethoven…

"Da sempre m’interessa la sua storia e la sua figura di artista moderno: è lui che ha ‘inventato’ il nostro modo di essere moderni. È stato il primo musicista che ha inserito le emozioni nelle note, dando alla musica un significato diverso, non solo puro intrattenimento, gioia, ma tormento, ossessione, buio interiore, infelicità. Un dualismo che lo caratterizza. La sua è la musica per eccellenza: ha realizzato una rivoluzione armonica rifacendosi a Bach, e differenziandosi dalla classica di Mozart". Un genio innovatore?

"Beethoven ha lanciato un messaggio libertario, è stato innovativo perché era libero, non aveva padroni. Ha portato la musica nel teatri, fino ad allora usati solo per le rappresentazioni: il pubblico poteva ascoltarlo, come accade oggi nei concerti. Una infanzia difficile, la morte dei genitori, l’aver mantenuto i fratelli con la musica. Nessuno avrebbe puntato su di lui invece è stato ed è un eroe grandissimo. Scriveva senza potere udire le note: la musica è tempo, suono, tono. Senza suono non è musica ma idea, concetto musicale, il suo, che ha avuto tanta importanza per noi. Eppure ci sono tanti misteri legati alla sua esistenza".

Quali misteri?

"La sua sordità, che peggiorava nonostante le visite mediche. Personalmente reputo che sia stato lentamente avvelenato, con il chinino, da chi era invidioso della sua grandezza. Lui aveva scritto tutto, ma Anton Felix Schindler, primo biografo di Beethoven, ha buttato via molte cose. Lo stesso incontro con Mozart non si sa se sia davvero avvenuto".

Lei ha definito Beethoven un artista pop…

"Le sue grandi arie sono pop, le sue musiche suonate sono canzoni. E in questo si crea un ponte tra passato e futuro, per riscoprire il profondo valore che la musica classica può avere anche in questo millennio".