Morto davanti a scuola a Modena. "Figli sotto choc. Si parlava di un uomo imbavagliato"

Il ritrovamento in un luogo così frequentato ha dato il ’la’ a un fitto scambio di messaggi. Ci sono ragazzi che hanno chiesto di poter tornare a casa. Una mamma: "Momenti di panico"

Le forze dell’ordine davanti alla scuola (FotoFiocchi)

Le forze dell’ordine davanti alla scuola (FotoFiocchi)

Modena, 5 maggio 2022 - "I miei amici hanno iniziato a dirmi che era stato trovato un corpo e che probabilmente era quello di un ragazzo. Tra i telefonini hanno iniziato a girare per le scuole foto e messaggi in cui si descriveva la vittima come imbavagliata, con mani e piedi legati. Nelle classi si è diffusa la paura. Poco dopo ci hanno detto che era morto un professore. E’ stata una mattina molto difficile". Si è scatenato il panico, ieri mattina, tra gli studenti del Wiligelmo ma anche tra quelli degli altri istituti superiori modenesi, tanto che le versioni sulla tragedia di via Rizzotto sono state numerose e allarmanti. Così allarmanti da creare poi il panico anche tra i genitori che, preoccupati, hanno iniziato a chiamare i propri figli per assicurarsi che non fosse accaduto loro nulla di grave.

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"Quando ti arriva un messaggio di tuo figlio o della rappresentante di classe durante l’orario scolastico, qualcosa non va, o qualcosa è andato storto. Stamattina i messaggi hanno iniziato a susseguirsi dalle 9 circa, creando panico, sconcerto e anche paura", racconta una mamma. "Il primo messaggio che ho ricevuto da un’altra mamma diceva ’hanno trovato un ragazzo impiccato al cancello della scuola’. Ovviamente tutti a chiedere: ma come? Chi? Un ragazzo, perché? Poi il secondo dubbio: non sarà il mio, qualcuno che conosciamo? Le domande si susseguivano frenetiche per cercare di capire qualcosa di più, allontanare dubbi e paure". La donna spiega quindi come i ragazzi, a scuola, fossero increduli: "Abbiamo saputo dopo che fortunatamente nessuno aveva visto nulla perché, ai primi arrivi, il cadavere era già stato coperto. Durante la mattinata si è saputo che si trattava di uomo adulto, pregiudicato, ma ciò non toglie che si tratti di un episodio che ricorda più un film dell’orrore o un racconto dei bassifondi di New York. Insomma, qualcosa che poco ha a che vedere con la nostra piccola città. Soprattutto le ragazze erano molto impaurite".

"Mia figlia frequenta la quinta del Cattaneo ma con distaccamento al Wiligelmo – racconta un’altra mamma – Quando è arrivata il corpo era coperto e c’erano tante pattuglie ma lei è rimasta comunque scossa: le voci dicevano che l’avevano trovato legato, imbavagliato. Si parlava di mafia e la presenza di tanta polizia li ha choccati: non capivano il perché della polizia in borghese dentro la scuola e di altre pattuglie che cercavano nei cespugli. Si vociferava che era un ragazzino – continua – e poi che era un prof e alla fine mia figlia, esausta, mi ha chiesto di poter tornare a casa. Sinceramente ero preoccupata perché sentivo mia figlia scossa e non capendo bene quale fosse la verità non ero tranquilla. Lo sono diventata quando le cose, finalmente, si sono chiarite".