Nidi esternalizzati, Golinelli (Lega): "Scelta frettolosa e sbagliata"

Area Nord, Calciolari si difende: "Evitata la chiusura del servizio"

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Infuria la polemica politica a proposito della privatizzazione dei nidi della Bassa. Dopo la mozione approvata dal consiglio dell’Unione Area Nord, nella tarda serata di martedì 31 maggio, la maggioranza di centrosinistra, a trazione del Partito Democratico, fa quadrato intorno all’indirizzo di esternalizzazione. "Si è trattato di un’assunzione di responsabilità", ha commentato Alberto Calciolari, presidente di Ucman, "che permetterà alla Giunta di valutare la possibilità di affidare gli asili nido a soggetti terzi, così da poter continuare a garantire il servizio alle famiglie". Una scelta obbligata, per il sindaco di Medolla, che ha insistito sui vincoli imposti dalla normativa nazionale: "Non avevamo scelta, visti i vincoli di legge in materia di disciplina del personale; la valutazione non è stata fatta a cuore leggero, ma l’alternativa era la possibile chiusura del servizio dal primo gennaio dell’anno prossimo". Sulla netta contrarietà del personale attualmente impiegato presso le strutture, ha fatto invece il punto Monja Zaniboni, assessore Ucman ai servizi 0-3. "Faremo tutto quello che è in nostro potere per non disperdere le professionalità del personale, che rappresenta una ricchezza per il servizio", ha assicurato la prima cittadina di Camposanto. Parole che non hanno convinto il leghista mirandolese Golinelli (foto), contrario alla privatizzazione. "Siamo contrari nel metodo e nel merito", ha detto il deputato, "la situazione in cui ci troviamo ora, è vecchia di anni". A scontentare il Carroccio, la presunta mancanza di comunicazioni a consiglieri e maestre: "A un mese dalla chiusura del bilancio, ci si è lanciati nell’esternalizzazione per evitare il commissariamento".

Marcello Benassi