
Il nido di San Prospero
San Prospero – Esplode il caso dei respingimenti al "nido". Un inatteso elevato numero di domande di ammissione sul bando per la frequenza all’asilo nido "Le Farfalle" ha acceso tra la popolazione, soprattutto tra le giovani mamme, i malumori per una situazione in cui si mescolano insufficienze oggettive, straordinarietà dal punto di vista amministrativo per una gestione oggi affidata alle mani di un commissario prefettizio e strumentalizzazioni politiche. "Abbiamo informalmente appreso che ci sono dei problemi con la graduatoria delle liste dei bimbi che chiedono di frequentare l’asilo nido, questo – attacca Bruno Fontana, rappresentante di San Prospero per il cambiamento - a dispetto delle rassicurazioni date dall’ex sindaco in Consiglio Comunale in occasione del conferimento del servizio alle cooperative, che non ci sarebbero stati problemi e che anzi questa scelta sarebbe stata una opportunità in più per tutti". In breve, accade che i posti disponibili per le tre sezioni del nido, che accoglie bambini dai 9 mesi ai 3 anni, conferito all’Azienda Servizi alla Persona (ASP) della Unione Comuni Modenesi Area Nord (Ucman) e gestito dall’anno scorso dalla Cooperativa Gulliver, sono 49, di cui "34 – spiega l’assessora ai servizi educativi di Ucman Marika Menozzi, sindaca di Concordia - riservati a bambini frequentanti l’anno scorso che proseguono il proprio percorso educativo. Pertanto, i bimbi che possono essere realmente accolti sono 15, distribuiti però sulle capacità di accoglienza delle tre sezioni (1 posto per piccoli, 12 per medi, 2 per grandi)". Ma le domande pervenute sulle due separate graduatorie di ammissione, una dei residenti e l’altra dei non residenti, è rispettivamente di 43 e 20. Impossibile, dunque, soddisfare tutte le richieste anche avvalendosi della scappatoia "infittimento", utilizzata l’anno scorso dall’amministrazione comunale, prevista dalla normativa regionale che consente di incrementare i posti del 15%, ovvero 7 nel caso di San Prospero.