"Noi segregate in casa e picchiate" Moglie e figlie vent’anni nell’incubo

Iniziato il processo a carico di un uomo, già in carcere, accusato di maltrattamenti e violenza sessuale

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Era assolutamente proibito togliere il velo dal capo ma anche parlare italiano in casa, fare sport o scegliere la scuola preferita. Se si ‘azzardavano’ a rispondere o a lamentarsi, venivano picchiate brutalmente. La stessa terribile ‘sorte’ riguardava anche la mamma delle due ragazzine che per ben 20 anni sarebbe stata obbligata a rapporti sessuali. E’ stato incardinato ieri il processo con rito abbreviato nei confronti di un marocchino di 62 anni, residente a Pavullo, finito a processo con le accuse di violenza sessuale nei confronti della moglie e di maltrattamenti nei confronti della donna e delle due figlie, sin da quando erano bambine, di cui una oggi maggiorenne.

L’uomo lo scorso maggio, a seguito delle indagini e di ciò che è emerso dalle stesse, è stato sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, a seguito della denuncia presentata dalla donna e dalle figlie, parti civili al processo, i maltrattamenti e le violenze tra le mura domestiche sarebbero iniziate nel 2002, ben 20 anni fa. L’uomo – in base alle indagini – avrebbe costretto moglie e figlie a seguire le sue rigidissime regole. Alla donna sarebbe stato imposto di non uscire di casa senza il suo permesso, di non intrattenere alcun rapporto sociale esterno alla famiglia, esigendo contro la loro volontà che mamma e bimbe si vestissero in un certo modo (portando il velo e picchiandole se non obbedivano).

Alle vittime sarebbe poi stato impedito di parlare in italiano, di praticare sport o scegliere la scuola. L’uomo le avrebbe minacciate e offese quotidianamente, arrivando, in un’occasione, a gennaio scorso a scaraventare a terra una delle figlie, provocandole fratture multiple alle costole con prognosi di trenta giorni. La moglie avrebbe poi raccontato in lacrime agli inquirenti di essere stata costretta a rapporti sessuali per ben 20 anni. Il marito padrone l’avrebbe più volte trascinata per i capelli in camera, al fine di costringerla al rapporto.

Ora l’uomo affronterà il processo con le pesanti accuse di violenza sessuale e maltrattamenti. L’uomo da maggio scorso è rinchiuso in carcere.

Valentina Reggiani