"Non additate la famiglia Scrivete solo per aiutare"

Sassuolo, la mamma di Alessandro dopo il post che sostiene la fuga volontaria

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"Un messaggio non commentabile. Scriveteci solo se avete elementi concreti per ritrovare mio figlio". Roberta Carassai, la mamma di Alessandro Venturelli (insieme nella foto), il ragazzo scomparso il 5 dicembre scorso, non intende prendere al momento in alcuna considerazione il post sui social comparso nei giorni scorsi sotto un articolo che riguardava la sparizione del figlio di 21 anni e di Stefano Barilli di cui abbiamo dato conto ieri. Nel testo, a firma di tale Grazia Gioia Eleonori (vivrebbe a Roma), si legge tra l’altro che "nessuno ha manipolato nessuno, non cercateli perché stanno bene, noi sappiamo dove si trovano. Se ne sono andati di loro spontanea volontà" parlando poi di "disagi e problemi familiari". Poi la parte più inquietante: "Nessuno li ha costretti, i genitori si interroghino come mai i loro figli decidono di abbandonare il tetto familiare per andarsene in altre comunità". Una ricostruzione che, se fosse fondata, rimanderebbe allo scenario più evocato in queste settimane: quello di qualche organizzazione, o psico-setta (nel post si parla di "comunità"), presso la quale i due giovani, oppure anche uno solo di loro, sarebbero ospitati. Nell’eventualità la vicenda non sarebbe comunque di facile risoluzione perché, sebbene sia aperto il fascicolo per sequestro di persona, bisognerebbe dimostrare la non volontarietà dell’adesione dei ragazzi. Il post è al vaglio della squadra mobile di Modena. Bisognerà risalire all’identità di chi l’ha scritto e verificarne l’attendibilità. "Siamo già in una situazione atroce – osserva la signora Roberta, la mamma di Venturelli – non abbiamo bisogno di qualcuno che accresca ancora di più i nostri sensi di colpa. Chi scrive queste cose si metta in discussione, come noi già stiamo facendo". Quindi segue un appello: "Evitate questi messaggi, scriveteci solo se ci sono elementi concreti per ritrovare i nostri figli". Sulla scia anche l’avvocato Barbara Iannuccelli: "A quanto abbiamo potuto appurare dietro quel profilo c’è una persona (o più di una) che lancia messaggi di odio ovunque. Non riteniamo al momento possa trattarsi di un post davvero informato. In ogni caso chiunque si imbatta in messaggi simili ce li segnali subito".

Nel frattempo dalla Fondazione svizzera ‘Nuova era’, tirata in ballo per una mail con toni apocalittici giunta al padre di Alessandro, precisano "di non avere a che fare in nessun modo con la scomparsa dei due ragazzi".

Gianpaolo Annese