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Non c’è pace per gli asinelli: "Tenuti in un luogo inadatto". Trasferiti gli animali salvati

San Possidonio, protagonisti di un crowdfunding per non macellarli: sono stati dati in adozione. Horse Angels contro l’ex proprietario: "Vivevano nello sterco e nel fango". Sul posto carabinieri e Ausl.

Non c’è pace per gli asinelli: "Tenuti in un luogo inadatto". Trasferiti gli animali salvati

Iniziata ieri mattina con la consegna agli adottanti di 15 asine la smobilitazione della colonia di asinelli di Forcello di San Possidonio, disposta dai nuovi proprietari di questi equini, Horse Angels, associazione riconosciuta per la tutela degli equini dal Ministero della Salute, che agli inizi di marzo se li era aggiudicati all’asta disposta dal Tribunale di Modena, dopo che erano finiti tra i beni patrimoniali acquisiti a seguito del fallimento di una società di Daniele Campagnoli.

Era lui che li cresceva e custodiva fin dagli anni ’80 e che si era appellato a tutti perché questi asinelli non venissero allontanati da San Possidonio. Ora, invece, si va scrivendo la parola fine ad una vicenda che in questi mesi, dopo il passaggio di proprietà ha visto giorno per giorno peggiorare i rapporti tra Horse Angels e Campagnoli, che ne aveva mantenuto la custodia, in quanto titolare del codice di stalla, necessario per la detenzione degli asini.

"Dal nostro punto di vista – spiega Roberta Ravelllo, presidentessa di Horse Angels – le cose sono andate male dal giorno 0 con la gestione di Campagnoli. Innanzitutto, lui si è opposto subito ad una parte del progetto di mettere gli asini tutti non macellabili. Horse Angels lo ha fatto e gli asini sono stati tutti volturati all’anagrafe non macellabili con una spesa di circa 1.700 euro.

Il progetto prevedeva inoltre di sterilizzare i maschi per evitare che la colonia potesse crescere a dismisura e anche a questo lui si è opposto. Come alternativa abbiamo chiesto la separazione tra maschi e femmine, cosa cui non ha adempiuto e oggi ci troviamo con femmine tutte gravide".

Inoltre, non era d’accordo sulla adozione delle femmine. E voleva caricassimo somme sul suo conto corrente senza esibire alcuna documentazione di spesa, utilizzandoci semplicemente come bancomat".

Le accuse di Ravello sono circostanziate e trovano conferma nei verbali stesi dalla Ausl Veterinaria di Mirandola, giunta sul luogo di ricovero degli asinelli dopo che Horse Angels li aveva riscattati: avevano scritto espressamente "posto non idoneo alla gestione in benessere degli asini".

"Oggi – racconta sconsolata – stanno fino ai ginocchi nel fango, nelle urine e nello sterco. Lo stesso maniscalco ha detto che non può fare i piedi se deve lottare in mezzo al fango e per questo tempo siano riusciti a fare i piedi solo a 21 asini, perché non c’è una struttura adatta e asciutta. Il posto di Campagnoli non è adatto alla detenzione". Per questo, nonostante Campagnoli avesse cercato con ogni stratagemma di impedire il trasferimento degli asinelli, ieri Ravello insieme ad un gruppo di persone che avevano optato per la loro adozione, è giunta a Forcello con la ferma intenzione di trasferirli tutti in breve tempo, ovvero "entro il 20 giugno, data della scadenza posta da Ausl". Il tutto si è svolto sotto l’occhio vigile dei Carabinieri e dei veterinari dell’Ausl.

E le prime 15 asine adesso stanno in salute chi a Medolla (2), chi a Reggio Emilia (4), chi a Mantova (2), tutte comunque nei paraggi. Alberto Greco