REDAZIONE MODENA

"Non ti abbraccio più, ti mando un messaggio La nuova socialità è su meet o su zoom"

Il 9 marzo 2020 è cominciato il nostro incubo peggiore. All’inizio noi ragazzi avevamo un sorriso enorme, pensando si trattasse di una vacanza che sarebbe durata alcune settimane, invece questo sorriso si è rimpicciolito fino a sparire. Non avere più un contatto fisico, stare sempre attento a cosa tocchi e indossare costantemente un pezzo di stoffa sul viso, l’odiata mascherina, è quello a cui tutti ci siamo dovuti adeguare.

Il lockdown ha generato frustrazioni: ansia e paura, meet e zoom sono diventati i nostri migliori amici. Per sfuggire alla noia, e per tenersi compagnia, i giovani hanno iniziato a trovarsi sulle piattaforme internet. Queste, assieme a tutti gli altri social, hanno intrappolato le menti dei giovani, facendole diventare quasi dipendenti da essi. Il covid ha anche comportato la perdita del lavoro. Uno dei settori più toccati è stato quello artistico. "Inizialmente, ci sono state molte difficoltà, soprattutto perché è un lavoro creativo, che ha bisogno di molte persone che ogni giorno si interfacciano. Ma rispettando le regole tutto si può superare", spiega un lavoratore del mondo dello spettacolo. Quello che ci auguriamo noi giovani è che il sorriso ritorni sui nostri volti. Come una fenice che risorge dalle ceneri.

Classe 2^A