
Notte di paura in una abitazione a Cavezzo, dove due persone, madre e figlio di 77 e 52 anni, sono rimasti intossicati da monossido di carbonio
Hanno rischiato grosso sabato sera i quattro occupanti di un appartamento che si trova in una palazzina di via Galilei al civico 14 di Cavezzo a seguito di una intossicazione da monossido di carbonio. Si tratta di un’anziana signora di 77 anni, tuttora ricoverata all’ospedale di Fidenza, per disintossicarsi con la camera iperbarica, che vive insieme al figlio di 52 anni, la quale l’altra sera erano in casa anche con l’altro figlio di 44 e col nipote minorenne. Per il malfunzionamento da giorni di una caldaia due degli occupanti sono rimasti lievemente intossicati e trasportati a Fidenza. "Si tratta di persone che abitano in un appartamento – fa sapere il sindaco Stefano Venturini – dove si era scollegato senza che se ne accorgessero il tubo di uscita della caldaia, come hanno accertato i Vigili del Fuoco intervenuti insieme ai soccorritori sul posto. Da qui l’intossicazione lenta e prolungata nel tempo tanto da sentirsi male per le esalazioni respirate ed entrate in circolo nel sangue. Ieri sera, poco dopo le 22, continuando a sentirsi male hanno chiamato il 118 che è entrato con lo strumentino per rilevare le fughe di gas e dopo sono giunti anche i Vigli del Fuoco che hanno fatto tutte le verifiche del caso accorgendosi del malfunzionamento dell’impianto". Immediatamente è scattata la procedura di sospensione della erogazione del gas da parte di Aimag in attesa della messa in sicurezza e sistemazione dell’impianto. Ma intanto madre e figlio maggiore sono dovuti ricorrere alla camera iperbarica dell’ospedale di Fidenza, mentre il figlio minore ed nipote sono stati controllati sul posto e non hanno avuto bisogno di recarsi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirandola. Il figlio maggiore però è stato subito dimesso e ora di trova presso parenti. Oggi non appena il tecnico avrà certificato l’avvenuta riparazione dell’impianto il gas potrà essere riattivato e la famiglia potrà riprendere possesso dell’alloggio.
Alberto Greco