«Olimpiadi invernali, benefici per il Cimone»

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L’ASSEGNAZIONE delle Olimpiadi invernali del 2026 all’Italia, ha destato molto interesse sulle montagne di casa nostra. Entusiasta Luciano Magnani, presidente del Collegio Nazionale Maestri di Sci: «Sarà un bene per tutta l’Italia, perché è l’Italia ad aver vinto. Ci si farà conoscere al mondo. Tutte le stazioni italiane ne beneficeranno, anche del nostro Appennino. Sicuramente anche noi, come Cimone e come Appennino, dovremo trovare il sistema per riuscire a portare qualche squadra ad allenarsi quassù. Sono contento per il mio amico Flavio Roda, che ha contribuito a questa vittoria che è di Giovanni Malagò, presidente del Coni. Ho avuto l’onore di nominare Malagò maestro di sci onoris causa. Il sistema – precisa Magnani – è da copiare anche da parte delle piccole realtà come le nostre: chi fa sistema e si unisce, vince». Proprio una decina di giorni fa, con Flavio Roda, presidente della Federazione Italiana Sport Invernali (Fisi), Magnani ha sottoscritto un protocollo che interessa gli allievi maestri di sci di tutta Italia impegnati nei corsi di formazione a iniziare dal 2021 per i mondiali a Cortina: saranno sulle piste anche durante le olimpiadi a dare una mano». Anche per Barbara Milani, sestolese, ex atleta di sci alpino con diverse stagioni in Coppa del Mondo e ora maestra di sci, allenatrice e istruttrice nazionale, con esperienza anche nell’insegnamento per le persone diversamente abili, l’assegnazione delle Olimpiadi invernali è molto importante. «Per l’Italia – dice – è una cosa meravigliosa, e altrettanto è per il movimento degli sport invernali dei quali, dopo Tomba, se ne parla sempre meno. E’ una vetrina che da qui al 2026 si dovrà sfruttare. Le olimpiadi potrebbero essere un sogno per tanti, risveglieranno l’interesse, cosa che ora manca. Il numero degli sci club è diminuito in questi anni e anche i ragazzini del territorio praticano sempre meno gli sport invernali. Ci saranno ragazzini che sogneranno e si impegneranno allenandosi anche dalle nostre parti, perché abbiamo piste che possiamo mettere a disposizione, abbiamo gli sci club che lavoreranno sodo».

Walter Bellisi