Omicidio di Montese, la confessione choc: "L'amavo, ma russava"

Grazio Lancellotti ha confessato il delitto al giudice, si farà la perizia psichiatrica Il 71enne era in cura per stati confusionali: "La amavo, ora sono rimasto solo"

Anna Bernardi aveva 67 anni

Anna Bernardi aveva 67 anni

Montese (Modena), 21 nove,bre 2021 - "Io la amavo, stavo bene con lei ma ero stanco e non riuscivo a dormire la notte perchè russava. L’ho uccisa ma poi, disperato, ho provato a togliermi la vita, perchè ero disperato ma non ci sono riuscito". Con voce flebile e alternando momenti di confusione ieri Grazio Lancellotti, accusato di aver ammazzato la moglie Anna Bernardi, 67 anni con quattro coltellate ha ammesso la propria responsabilità in merito al delitto.

L’ennesimo femminicidio è avvenuto lo ricordiamo nella piccola frazione di Salto di Montese, sugli Appennini della provincia di Modena. Il gip Andrea Scarpa ieri mattina ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare per l’anziano. Il pm, dottoressa Bombana, aveva chiesto la custodia cautelare in un carcere attrezzato visti i problemi di salute del 71enne. Infatti Lancellotti era attenzionato dal Centro salute mentale per alcuni recenti episodi legati a stati confusionali e carenza di memoria.  

Al momento l’uomo è ancora ricoverato in ospedale, reparto carcerario del Policlinico, in attesa appunto che venga individuata una struttura penitenziaria idonea ad accoglierlo. Ieri mattina il pensionato – alla presenza del proprio legale, l’avvocato Monica Reggiani – ha appunto ammesso di aver accoltellato la moglie che ha ribadito più volte di amare. "Però ero così stanco – ha detto al giudice – lei aveva un sonno disturbato e non ce la facevo più, non riuscivo a riposare", ha spiegato, apparendo tanto mite quanto confuso e distrutto. "Mi sono reso conto che lei non cè più e ora sono solo".  

Giovedì scorso l’uomo era stato interrogato in ospedale dal pm Bombana e sin da subito si era detto disperato per il gesto commesso. Le condizioni fisiche di Lancellotti sono buone ma, prima di essere trasferito in un luogo di detenzione, l’anziano sarà sottoposto a perizie volte ad accertare il suo stato psichico. Il 71enne è sempre stato benvoluto in paese: era un volontario Avap, una persona abbastanza socievole e si occupava da tempo della moglie, che aveva problemi di salute. A scoprire l’atrocità, giovedì mattina, è stato il figlio dei coniugi, dal momento che non rispondevano. Sul posto erano accorsi i sanitari del 118 ma per Anna Bernardi, purtroppo, non c’era più nulla da fare. La vittima è deceduta a causa delle profonde coltellate inferte dal marito nel sonno. Le indagini sono nelle mani dei carabinieri subito accorsi sul posto.