
"Ora servirà un’opposizione costruttiva"
Non parla Gian Francesco Menani, che abbandona la sede del suo comitato elettorale di piazza Garibaldi mentre qualche decina di metri più in là esplode la festa di Mesini.
Ma gli sconfitti recriminano, riflettendo su quanto poteva essere e non è stato: Fratelli d’Italia, che al ‘bis’ di Menani si era rassegnato investendoci comunque, convinto di poter fare da traino ad una candidatura mai troppo apprezzata ma appoggiata e difesa con lealtà e raccoglie invece una sconfitta che brucia. Per loro, principale partito del centrodestra, parla Alessandro Lucenti, vicesindaco uscente: dopo essersi complimentato con Mesini ("ha saputo far gruppo"), si prepara ad uno scenario che, dice, "ci vedrà fare un’opposizione costruttiva, con l’auspicio che la coalizione che va al governo cittadino possa raccogliere quanto abbiamo seminato e portarlo a termine". Il convitato di pietra, in questa corsa che ha visto Mesini al traguardo, è comunque Francesco Macchioni: con la sua lista civica ha sostanzialmente ‘tenuto’ la posizione, togliendo al centrodestra voti che Lucenti riconosce come pesanti. "Se sommiamo i voti di Fratelli d’Italia e i suoi arriviamo al risultato delle Europee: dividersi non ha pagato e ci auguriamo la prossima volta ci si possa ricompattare attorno ad un obiettivo comune", dice Lucenti. Cui risponde lo stesso Macchioni: "Potevamo fare meglio, ma abbiamo confermato il risultato di cinque anni fa e siamo contenti. L’elettorato – dice – ha premiato la nostra coerenza e continueremo le nostre battaglie".
Ultimo ma non ultimo, un altro civico come Cristiano Gugliucci: il risultato finale ne premia l’impegno e, aggiunge lui, "un programma attorno al quale abbiamo raccolto buone idee. Era la nostra ‘prima volta’ e abbiamo forse pagato un po’ di inesperienza, ma il risultato che abbiamo raccolto è una buona base dalla quale ripartire".