
Ha suscitato malumori e dissenso la scelta dell’Istituto Calvi di rimodellare il Piano dell’Offerta Formativa dell’indirizzo Agraria, attraverso il taglio delle ore di laboratorio. La scuola superiore finalese, unanimemente riconosciuta come polo scolastico d’eccellenza, avrebbe infatti parzialmente decurtato la parte pratica della formazione, senza una sufficiente interlocuzione con studenti e famiglie. Una questione particolarmente sentita dall’utenza dell’istituto, che ora giunge anche in Regione attraverso un’interrogazione presentata dal Partito Democratico.
"Vorremmo sapere quali siano le motivazioni che hanno portato l’Istituto a questa importante modifica", commentano i dem, "se queste ragioni siano state rappresentate a genitori e studenti prima di essere attuate e se, pur nel rispetto dell’autonomia scolastica, non fosse maggiormente opportuno che l’Istituto apportasse gradualmente le modifiche al Piano dell’offerta formativa". Al centro della polemica, la riduzione delle ore di attività in azienda nel biennio e addirittura il loro totale azzeramento negli ultimi tre anni. Scelte didattiche che non rispecchierebbero quanto presentato negli Open Day e che non sarebbero state esplicitate sul sito internet della scuola, generando difficoltà, a livello di orari, per gli alunni non residenti sul territorio. "Sono stato alla festa dell’Istituto Calvi, indirizzo Agraria, proprio sabato mattina", racconta il sindaco di Finale Emilia Marco Poletti, "e devo dire che con la dirigente e il corpo docenti abbiamo cominciato ad affrontare la questione. La valorizzazione del rapporto fra aziende e scuola ci è molto cara, riteniamo importantissime le attività laboratoriali. L’indirizzo di Agraria dell’istituto è sempre stato riconosciuto in ambito provinciale e non solo per l’opportunità offerta agli studenti del corso di agraria di formarsi anche attraverso la pratica laboratoriale, esercitandosi nell’azienda agraria dell’istituto stesso. ". Proprio in questa direzione, il primo cittadino ha dichiarato la volontà di procedere a una serie di incontri per sciogliere il nodo. "Vogliamo trovare una soluzione, affrontando in primis le ragioni che hanno determinato questa scelta", spiega Poletti, "e dobbiamo farlo tutti insieme. Il rapporto fra scuola, utenza e Comune è fondamentale, soprattutto perché il Calvi è una nostra eccellenza. Tanti sono i progetti che condividiamo, come l’analisi delle acque delle oasi Meleghine". E a proposito dell’interrogazione presentata in Regione, chiosa Poletti: " E’ bene che della questione si discuta a più livelli, a partire da quello locale".
m. b.