
"Ospedale di Mirandola, ci sono passi avanti ma restano delle criticità"
L’amministrazione comunale di San Possidonio ha raccolto l’allarme della popolazione per i continui tagli imposti all’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. Una affollata e partecipata assemblea tenutasi l’altra sera all’Auditorium Principato di Monaco ha avviato una operazione "verità" sui problemi che vanno affliggendo la struttura sanitaria, punto di riferimento di un vasto bacino di oltre 80mila abitanti. "La sanità – afferma il sindaco Carlo Casari - non è di Mirandola; non è di San Possidonio; non è di Carpi. Riguarda tutti. Purtroppo, ne abbiamo bisogno e abbiamo capito che c’è molto interesse da parte della popolazione, perché la gente non capisce come possa accadere che ogni volta l’azienda sembra che da una parte dia, con l’altra invece toglie". Parole che hanno trovato immediato riscontro nell’excursus fatto dai relatori di questo incontro, i dottori Orville Raisi e Carlo Tassi, rispettivamente presidente ed ex presidente della Commissione Sanità dell’unione Comuni modenesi Area Nord, che hanno fatto la cronaca di quanto accaduto dopo il terremoto. "Due le cause che in questi anni hanno portato al depauperamento dei sevizi che venivano erogati per i cittadini dell’Area Nord – affermano Raisi - prima del terremoto: il fatto di non avere più dei primari che fossero stabili nelle unità operative dei reparti di Mirandola, ma a scavalco con Carpi; l’altro è stato quello della creazione delle aree omogenee, che se possono funzionare in alcuni ospedali grandi, non sono adatte nei piccoli". Ora c’è il riconoscimento che qualche passo avanti è stato fatto dall’Azienda Usl come la nomina di quasi tutti i primari, fatto che ha ridato motivazioni anche al personale, e l’accantieramento della medicina d’urgenza. "Restano, tuttavia, - avverte Raisi – delle criticità che l’azienda e la politica devono risolvere. Certamente vogliamo assolutamente che torni la cardiologia. Si dovrà decidere sul numero dei posti letto, ma deve tornare".
Alberto Greco