
In zona margini le strisce blu sono appena state ridipinte. Ed ora è ancora più evidente di come i parcheggi siano semivuoti. E non perché i modenesi sono in vacanza. Piuttosto, girano meno automobili perché se il lockdown è finito, nessuna attività commerciale è ancora a pieno regime e una fetta importante dei lavoratori che si riversavano in città sono ancora in smart working. Il settore della sosta a pagamento è uno di quelli che risente dell’emergenza Coronavirus. Lo conferma Paolo Andreoli, amministratore delegato di Modena Parcheggi, la società che gestisce la sosta al Novi Park e i parcheggi blu in superficie. "Durante il lockdown – spiega – abbiamo registrato un calo dei ricavi del 90%. La situazione è durata fino alla seconda metà di maggio e abbiamo quindi fatto ricorso alla cassa integrazione a rotazione per i nostri dipendenti. Da quando c’è stata la riapertura, registriamo una graduale ripresa e oggi, rispetto allo stesso periodo del 2019, il calo dei ricavi si attesta sul 30-35%". Il dato modenese è in linea con quello delle altre città italiane e l’andamento al Novi Park è lo stesso della sosta in superficie. Modena Parcheggi conta nel proprio organico 8 accertatori della sosta che sono oggi, a turno, in cassa integrazione: "Non abbiamo licenziato nessuno e il servizio di controllo è attivo – sottolinea Andreoli – le verifiche vengono effettuate e non stiamo registrando ’evasione’ del pagamento del tagliando da parte degli automobilisti". I giorni in cui le macchinette blu incassano meno sono quelli feriali: "Al sabato ci stiamo avvicinando agli stessi ricavi dell’anno scorso – prosegue l’ad – la gente va in centro per svago, mancano invece le presenze di chi va a lavorare in centro a Modena in auto. Questo fenomeno è dovuto allo smart working che ha ridotto il traffico. Credo che la situazione resterà tale almeno fino a settembre". A far soffrire il Novi Park anche l’assenza di turisti: "Questa tipologia di utenza è completamnente assente – conclude Andreoli – non ci sono più targhe straniere o persone che chiedono informazioni turistiche al nostro personale".
Un calo importante c’ è stato anche al garage Ferrari di viale Trento Trieste e al parcheggio Aci del Policlinico in via Del Pozzo: "Stiamo registrando una ripresa degli utenti – fanno sapere da Aci – ma il calo c’è. Del resto le persone che frequentano l’ospedale e i poliambulatori sono molte meno, sia perché le visite mediche sono calate sia perché le persone non possono più andare a trovare i loro cari come un tempo. Inoltre registriamo anche la mancanza degli studenti universitari. Anche noi abbiamo fatto ricorso alla cassa integrazione per il nostro personale, speriamo che la situazione possa tornare alla normalità a settembre", concludono dall’Automobile club.
Valentina Beltrame