"Parco Amendola, il lago si è abbassato"

Residenti e pescatori preoccupati: "I pesci possono risentirne". Il Comune rassicura: "C’è una perdita che stiamo monitorando"

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di Generoso Verrusio

"Il livello dell’acqua è calato dai tre metri e mezzo ’canonici’ ai due metri. E in alcuni punti si fatica a raggiungere il metro e mezzo". È quanto denunciano i residenti delle vie limitrofe del parco Amendola e i tanti affezionati frequentatori di quest’area verde, in particolare tra gli anziani e i pescatori dilettanti.

Da quattro mesi a questa parte l’acqua del laghetto più grande del parco, quello di forma irregolare e più vicino a viale Amendola, diminuisce a vista d’occhio e si teme che lo stress termico estivo possa lasciare strascichi sui pesci che lo abitano. Dei due invasi artificiali presenti all’Amendola, infatti, quello colpito dall’anomalo abbassamento dell’acqua è l’unico a consentire la pesca dilettantistica.

"Il laghetto che rimane più vicino a via Panni, l’area dove sono iniziati i lavori per il sottopasso stradale, è invece pieno come non mai e scoppia di salute", scherza Claudio, uno dei pescatori più assidui del parco. "Non sono un tecnico, parlo a lume di naso, ma credo ci siano almeno due falle sulla sponda che è stata sottoposta a lavori di consolidamento già due anni fa. Stiamo parlando di non più di 20 metri di argine, sufficienti però a permettere la rapida fuoriuscita dell’acqua".

Interpellato sulla questione, il servizio di Manutenzione urbana del Comune di Modena ha risposto di esserne a conoscenza. "L’abbassamento dell’acqua è dovuto a una perdita che stiamo monitorando. Per il momento ovviamo al problema con una maggiore immissione di acqua. La fine del gran caldo e le piogge di questi giorni, inoltre, dovrebbero contribuire a migliorare la condizione del lago. Anche se l’acqua in questa fase è più bassa, i pesci non sono in sofferenza".

L’azienda incaricata delle manutenzioni, intanto, ieri mattina ha fatto un sopralluogo per verificare la situazione.

Il lago del parco Amendola "incriminato" è il più grande della nostra città ed è stato realizzato ormai quasi quarant’anni fa. All’inizio il perimetro spondale era occupato da un canneto che via via ha lasciato il posto ad alberi e ad altre soluzioni architettoniche.

"Di recente", segnala il Comune, "sono stati effettuati alcuni lavori di manutenzione. Tra questi ricordiamo la sostituzione delle pompe che ha migliorato l’ossigenazione e la qualità dell’acqua".

"Non è la prima volta che richiamiamo l’attenzione sui problemi di impermeabilizzazione. Speriamo che il Comune intervenga in maniera risolutiva e al più presto", replicano i residenti.

Nel corso degli anni l’amministrazione è intervenuta sulle singole perdite, con interventi di sigillazione. Più in generale, sottolinea ancora il Comune, la riqualificazione dei laghetti dei parchi modenesi è in corso da tempo. "Dal 2021 gli interventi maggiori sono stati sul laghetto del Bonvi Parken con la pulizia del fondo e la sostituzione di tubature e filtri per aumentare la capacità filtrante e il ricircolo dell’acqua, su quello del parco XXII Aprile tramite la sistemazione del fondo e il ripristino dell’impermeabilità e dell’impianto idrico, e infine sul laghetto del parco della Repubblica attraverso il consolidamento delle sponde, il rinnovo dell’impianto di ossigenazione e il riempimento".

Intanto l’abbassamento dell’acqua al parco Amendola lascia spazio a una piccola spiaggetta e - dal lato più vicino ai giochi - emergono blocchi di cemento un tempo sommersi. Sono stati recuperati anche due monopattini elettrici, che qualche vandalo aveva forse gettato nel lago, completamente ricoperti di fango e ora accostati a un albero e delimitati con il nastro segnaletico bianco e rosso.