Ora è il momento del dolore, per rendere omaggio alla memoria di Alfio Ricca (nella foto), il pensionato 67enne che sabato sera, verso le 22, è stato travolto e ucciso sulla via Emilia a Cavazzona, mentre stava attraversando la strada davanti a casa sua. Tuttavia l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco, Giovanni Gargano, promette che si attiverà per cercare di rendere più sicuro questo tratto stradale, già di recente interessato da un intervento di messa in sicurezza. "Voglio rivolgere innanzitutto – spiega il primo cittadino Gargano interpellato dal Carlino – il cordoglio mio personale, di tutta l’amministrazione e della comunità che rappresento ai parenti e ai familiari di Alfio Ricca. Non lo conoscevo personalmente, ma sapevo della sua partecipazione attiva alla vita della comunità. Tra l’altro proprio lui è stato, in accordo con l’amministrazione, tra coloro che hanno realizzato un pedonale a Cavazzona per aumentare la sicurezza dei passanti, specialmente degli studenti". Venendo poi alla questione sicurezza, Gargano aggiunge: "Proprio nei pressi del luogo in cui è avvenuta la tragedia, non più tardi di tre anni fa è stata fatta un’opera di messa in sicurezza di questo tratto stradale, con l’installazione di un impianto semaforico per favorire l’attraversamento pedonale. Ora, dobbiamo capire come si può fare per rendere ancora più sicuro questo tratto di strada statale, che attraversa la frazione di Cavazzona. Senz’altro – prosegue il primo cittadino – dialogheremo con Anas, che è l’ente proprietario della strada, per fare insieme tutte le valutazioni del caso, allo scopo appunto di aumentare il livello di sicurezza di questo tratto di strada che, ricordiamolo, attraversa una zona abitata da entrambi i lati. Se ci sarà la possibilità di adottare soluzioni concrete per aumentare ancora di più la sicurezza, senz’altro le andremo ad analizzare assieme ad Anas". La scomparsa di Ricca ha destato molto dolore in tutta Cavazzona e non solo. Il 67enne, infatti, era molto attivo e ben voluto da tante persone, che stimavano la generosità e al contempo la riservatezza dell’uomo. Anche il sindaco Gargano ha ricordato il suo "darsi da fare in modo invisibile". Alfio infatti non amava apparire, ma solo contribuire a fare il bene della comunità. E, oggi, quella stessa comunità continua a piangerlo.
Marco Pederzoli