"Parole inaccettabili"

La responsabile Sanità nella segreteria cittadina . Pd, Pacchioni, critica. l’uscita di Bertoldi (Lega)

La responsabile Sanità e Welfare nella segreteria cittadina del Pd modenese Chiara Pacchioni ha commentato le parole del consigliere comunale del gruppo Lega Modena, Giovanni Bertoldi, riguardo la Giornata Nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. "Aggressioni fisiche, psicologiche e verbali non possono mai e per nessun motivo essere giustificate", dice Pacchioni. Bertoldi aveva definito come "spocchiosi" alcuni medici.

"’Non giustifico certo le aggressioni, ma’. Così si è espresso il consigliere comunale della Lega, Giovanni Bertoldi. – ricoda Pacchioni – È nostra ferma convinzione che contro la violenza si possa essere solo senza se e senza ma, perché la violenza è sempre un attentato ai diritti inalienabili della vita e della salute, nonché un’offesa alla dignità della persona, ancora più deprecabile, se possibile, quando rivolta contro chi è impegnato in professioni di cura. La violenza in generale, anche quella nei confronti degli operatori sanitari nell’esercizio delle loro funzioni, è un reato e come tale è perseguito dalla legge con sanzioni per cui chiediamo certezza della pena".

"Aggressioni fisiche, psicologiche e verbali con esiti potenzialmente anche molto gravi non possono mai e per nessun motivo essere giustificate; devono invece essere conosciute e studiate: – aggiunge l’esponente Pd – per questo è stato recentemente insediato un Osservatorio presso il ministero della Salute, per poterle prevenire. In Italia ne sono segnalate più di 2mila ogni anno, un dato verosimilmente sottostimato, comunque in aumento durante la pandemia a causa delle stressanti condizioni di lavoro degli operatori, al limite della sostenibilità, e della situazione traumatica e inedita che la popolazione si è trovata a vivere, ma anche alimentate da conflitti ideologici e perfino da false notizie scandalistiche che hanno minato il rapporto fiduciario e generato frustrazione e rabbia".