
Il sindaco di Vignola Emilia Muratori ha proposto la messa in liquidazione di Vignola Patrimonio
Il prossimo 27 novembre, il consiglio comunale di Vignola sarà chiamato a decidere, come ha già proposto la Giunta comunale con uno specifico atto approvato nei giorni scorsi, di mettere in liquidazione la Vignola Patrimonio srl, ovvero la società di capitali costituita nel 2008 e di proprietà al 100% del Comune di Vignola.
Tale società ha tra le sue finalità principali la gestione delle due farmacie comunali e del mercato ortofrutticolo di Vignola. Inoltre, è proprietaria di due lotti di terreno nei pressi del mercato ortofrutticolo, da complessivi 17mila metri quadri, cui circa 10mila classificati come D3 e circa 7mila come F1. Si tratta, per le tasche di tutti i vignolesi, di un’operazione che guarda al futuro a medio termine e, se riuscirà, farà risparmiare al Comune un debito di 1 milione e 250mila euro, più interessi passivi per circa altri 700mila euro. A confermare queste intenzioni sono stati ieri sia l’amministratore unico della Vignola Patrimonio srl, Giuseppe Grandi, sia la sindaca di Vignola, Emilia Muratori. "Negli anni – ha detto Muratori – abbiamo monitorato attentamente l’andamento del bilancio della Vignola Patrimonio srl. Abbiamo rilevato che si potrebbe porre un problema di sostenibilità nel tempo di questa società, con il rischio che ci si trovi in difficoltà. Siamo stati supportati nella nostra decisione come Giunta anche da una consulenza che abbiamo richiesto a uno studio legale (lo Studio legale Guiducci di Reggio Emilia, ndr)". Che la proposta di mettere in liquidazione la Vignola Patrimonio srl sia ad oggi la migliore soluzione possibile è stato ribadito anche dallo stesso Giuseppe Grandi, che ha detto tra l’altro: "Non ci sono le condizioni per essere competitivi sul mercato", facendo riferimento in particolare alla gestione delle due farmacie. Per dare un’idea dell’andamento della Vignola Patrimonio, basti considerare che – secondo quanto riferito da Grandi – l’utile 2022 è stato di 50mila euro, mentre l’utile 2023 di 3mila euro (anche per investimenti importanti, come l’anello anti incendio al mercato ortofrutticolo).
Dunque, quali saranno i prossimi step? Il primo appuntamento è appunto il 27 novembre, quando il consiglio comunale dovrà confermare o meno (ma ci sono pochi dubbi in tal senso) l’intenzione di mettere in liquidazione la società. Poi, si procederà a fare un’asta pubblica per la vendita delle due farmacie comunali di Vignola, che potranno essere acquistate anche separatamente. Successivamente, si procederà alla messa in liquidazione della Vignola Patrimonio. Contestualmente, tornerà direttamente al Comune la gestione del mercato ortofrutticolo. Con il ricavato dell’asta, se ci saranno acquirenti, si conta di chiudere anticipatamente il debito di 1 milione e 250mila euro più interessi passivi che il Comune ha attualmente in essere con Bper. Qualora, concluse queste fasi, non saranno stati venduti i terreni adiacenti al mercato ortofrutticolo, anche questi ultimi dovranno essere riacquistati dal Comune, considerando anche che circa 7mila metri quadri sono destinati a servizi di pubblica utilità (F1). Un altro punto importante che Muratori ha definito "essenziale" per continuare con tutta questa iniziativa è quello che impone di tutelare i posti di lavoro degli attuali 7 dipendenti della Vignola Patrimonio, che sono tutti farmacisti. Marco Pederzoli